Apertura di settimana in calo per l’euro che sembra voler procedere sulla via segnalata da tempo. Un obbiettivo in area 1.3700-1.3600 per la settimana ci sembra possibile. Anche il nichel si è ormai avvicinato molto al nostro obbiettivo, dopo zinco, piombo e stagno che hanno esattamente raggiunto i livelli ipotizzati. I nostri obbiettivi per euro, metalli, petrolio sono ancora decisamente ribassisti.
Il rimbalzo del tasso di cambio euro/dollaro potrebbe eccedere i valori comunicati nel pezzo precedente (e che finora hanno tenuto) con le debite conseguenze per le materie prime. Un’ottima occasione per le mani forti al fine di prendere di nuovo in contropiede un mercato divenuto ormai eccessivamente pessimista, con uno di quegli improvvisi e radicali cambiamenti di fronte che hanno caratterizzato tutti i mercati negli ultimi trimestri, a volte in modo del tutto inusitato.
Sorprese sul mercato dei cambi. Lo yen corre di nuovo, l’euro cade e sembrerebbe voler tornare alla realtà, il dollaro USA riprende qualche posizione sulle monete più desiderate degli ultimi tempi, perché legate alle materie prime (e quindi allo sviluppo economico dell’Asia).
Due nuove ipotesi sul futuro del mercato della materie prime e di quello valutario. L’insostenibilità dello sviluppo cinese, afflitto da un’elevatissima inflazione e l’eventualità che il Giappone adotti misure ed agevolazioni per il rimpatrio dei capitali potrebbero creare tensioni sui mercati, con rimozione della componente speculativa incorporata nei prezzi delle materie prime.
Dinamica cambio euro/dollaro, aggiornamento. Nonostante i nuovi rialzi continuiamo a preferire l’ipotesi ribassista.
Un rimbalzo in vista per i mercati? Possibile e probabile, nel breve, ma continuiamo a preferire l’ipotesi del ribasso nel più lungo termine.