Un ciclo di borsa enigmatico, quello che sta caratterizzando il mercato dei metalli ferrosi e non ferrosi da inizio 2016 e che oggi appare ormai in una fase matura, imponendo una completa ricapitolazione di premesse, cause, motivi all’origine del ciclo stesso, onde riflettere sulle prospettive future dei prezzi, alle condizioni odierne, in modo freddo e disincantato, incurante di sentimento ed emotività contingenti.
Dal nostro Report dello scorso sabato 4 marzo:
“(…) Restiamo negativi sul petrolio, continuando ad attenderci una caduta dei corsi di questo bene, ben al di sotto di quota 50 $, con la possibilità di andare a stabilizzarsi in area 45-40$.
Negli USA c’è forte attesa per il discorso che Trump terrà al Congresso nel pomeriggio odierno. Tra i temi che saranno trattati nel discorso del nuovo Presidente c’è il mega piano di stimoli e investimenti nel settore infrastrutture annunciato a metà novembre (fino a 1.000 miliardi di $), a proposito dei quali ci si attendono precisazioni e dettagli, oltre a un più preciso calendario.
Di questo e altro parliamo nel nostro ultimo Report Su Acciaio-Ferro e in quelli sui metalli non ferrosi…
Anche lo scorso anno, le nostre previsioni su queste tre fondamentali variabili per l’andamento dei mercati, si rivelarono corrette. Oggi ne abbiamo formulate di nuove, ancora una volta a 12 mesi, dovendo assistere quotidianamente tante imprese, nelle delicate fasi dell’approvvigionamento.
Come ogni anno, di questi tempi stiamo lavorando sulle nuove previsioni a 12 mesi riguardo a metalli industriali, preziosi, petrolio, altre materie prime e cambi di interesse per i nostri clienti (oltre 100 imprese italiane e straniere, tra cui diverse multinazionali).
“(…) I dati manifatturieri relativi ad ottobre in Cina, Giappone, India, Stati Uniti d’America e Russia, ovvero nelle aree che rappresentano complessivamente il 73% della produzione mondiale di acciaio, mostrano chiare condizioni di ripresa (…)”.
Un particolare dal nostro Report Rame, inviato oggi (Domenica 30 ottobre) ai clienti “(…) Prezzi in rialzo trascinati dalla quotazione cinese (Shanghai), su migliorate attese circa la futura domanda in Asia, unite a voci di un primo segnale di calo dell’offerta mineraria. La banca d’affari statunitense Goldman Sachs ha rivisto in positivo (+3% da 4.565 a 4.693$) il prezzo medio …
Traders e buyers tornano in massa, dopo due settimane pesanti in cui i metalli non ferrosi erano stati ostaggio del dollaro e di rinnovate preoccupazioni su fondamentali specifici ed econonomia internazionale. Ora il pessimismo recente si dissolve e la tendenza rialzista si rafforza.
E’ proprio il Sud Est asiatico a trainare la domanda di acciaio cinese, mentre gli altri Paesi del mondo, tra dazi e debolezza dell’economia, hanno un peso molto minore e in calo…Aumenta il prezzo dei rottami e torna a 200 euro, complice la scarsità di offerta. Ciò, unito ad un recente risveglio della domanda turca e, ovviamente, ai dazi, sta producendo una situazione favorevole ad un sensibile aumento dei valori di listino…
Tra martedì 8 e venerdì 11 novembre visiteremo ECOMONDO a Rimini, per incontrare alcuni nostri clienti, presso i loro stand espositivi. Se tra i lettori ci fossero aziende interessate ad un incontro…