Cambio Euro-Dollaro e Petrolio, aspettando il 2017…

Come ogni anno, di questi tempi stiamo lavorando sulle nuove previsioni a 12 mesi riguardo a metalli industriali, preziosi, petrolio, altre materie prime e cambi di interesse per i nostri clienti (oltre 100 imprese italiane e straniere, tra cui diverse multinazionali).

Il quadro previsionale fornito dai nostri Report annuali, in gennaio 2016 e successivi aggiornamenti mensili-settimanali, si è di nuovo rivelato corretto e, di conseguenza, di grande aiuto per le industrie nostre clienti. L’andamento dei prezzi 2016, pronosticato per Acciaio, Ferro, Rame, Alluminio, Nichel, Zinco, Piombo, Oro, Argento, petrolio, Cambio Euro-Dollaro, altri cambi principali, ha consentito ai nostri clienti una miglior programmazione delle loro attività, una operatività più informata e ragionevole sui loro mercati di riferimento, la possibilità di giocare d’anticipo e non essere dominati dal mercato.

A distanza di quasi un anno, ricordiamo oggi, sinteticamente, due tra le principali previsioni formulate nel nostro Report Annuale di gennaio, 2016, come esempio del nostro lavoro, allo scopo di invitare i lettori ad una prova valutativa gratuita dei nostri servizi. Si tratta del pronostico su cambio Euro-Dollaro e Petrolio.

 

 

DAL REPORT ANNUALE  METALLI , CAMBI, PETROLIO DI GENNAIO 2016

Dollaro USA e Petrolio (WTI)

“(…) – Le nostre previsioni annuali in riferimento a
queste due fondamentali variabili per l’economia
internazionale, per l’andamento dei mercati
finanziari e per i prezzi delle materie prime, sono:
di un andamento del tasso di cambio EUR/USD
all’interno di un range di 1.0500 – 1.1900 (per la
maggior parte dell’anno ci attendiamo prezzi di
mercato tra 1.0700 e 1.1400);

di un andamento dei prezzi petroliferi (WTI) in un
range di 18.00 – 48.00 $ al barile. Il petrolio, in
particolare, dovrebbe essere entrato nella fase
finale del ribasso dei corsi, a seguito della quale ci
dovrebbe essere un periodo di consolidamento,
prima di una ripresa in direzione dei 40$ al barile e,
successivamente, di quota 48, che potrebbe essere
raggiunta a metà anno.

Tali fattori, pertanto,dovrebbero avere un effetto positivo sulle quotazioni delle altre materie prime, soprattutto nella seconda metà dell’anno.

(…)”

mg@mercatiefuturo.com