Breve aggiornamento previsioni sui mercati

In attesa della riunione Fed di domani, il comportamento dei metalli non ferrosi e del petrolio continua ad essere nel senso che avevamo indicato. Un’aggiunta ed una precisazione. L’aggiunta riguarda l’alluminio secondario, di cui nel blog non avevamo mai parlato. La previsione per i nostri clienti, a fine agosto, era di un futuro movimento tra 2.335 e 2.255 $ (LME 3 MESI).

Una precisazione sul petrolio (WTI): nonostante un’evidente difficoltà di risalire sopra quota 90 $, secondo la prospettiva indicata qui in precedenza, il prezzo di questo bene ha saputo reagire rimbalzando da quota 85 $, cosa che potrebbe anche giustificare, nel breve, un nuovo tentativo di affrontare la barriera dei 90. Ciò non cambia la nostra visione di più lungo periodo che è per quotazioni di in area 80-75.

Per gli altri metalli, rame compreso, le cose stanno andando secondo le previsioni e rimandiamo ai nostri precedenti contributi, ancora pienamente attuali. La nuova discesa del rame, in particolare, aggrava la percezione del rischio per tutto il comparto dei metalli di base da parte dei traders, con ulteriori implicazioni negative per il futuro dei prezzi. Interessante ricordare, in proposito, i tanti commenti estremamente positivi, in merito a questo metallo, diffusi fino a poco tempo fa da molti esperti, sulla base del solito presupposto dello sviluppo cinese.

A proposito di questo argomento, il Financial Times riporta che Rio Tinto avrebbe avuto alcune richieste di differimento delle consegne di metalli, a conferma dei negativi effetti della crisi finanziaria sull’economia e, prosegue l’autorevole fonte, il fatto rappresenta “un marcato mutamento del sentimento industriale (del settore) da sole sei settimane, quando la maggior parte delle imprese minerarie, traders di materie prime, gruppi petroliferi dipingevano un quadro futuro ottimistico per la domanda ed i prezzi delle materie prime, nonostante la caduta dei mercati”. (FT Javier Blas da Londra “Rio Tinto warns of slowdown in demand” 20 settembre 2011).

Dalla primavera avevamo ipotizzato un sensibile deterioramento delle prospettive per domanda e prezzi dei metalli, come del resto emerge chiaramente dall’archivio degli articoli.

Vogliamo qui ricordare anche questo nostro recente contributo sulle complesse dinamiche del mercato delle materie prime, intitolato “Metalli e credito in Cina: approfondimento”. Il tanto citato sviluppo economico cinese a volte nasconde situazioni molto ambigue.

Quanto all’euro, movimenti nervosi tra il susseguirsi di notizie sulla crisi europea ed in attesa della Fed. Dopo aver trascorso mesi tra 1.4000 ed 1.4500 (con qualche sforamento in entrambe le direzioni) il cambio potrebbe ora entrare in una nuova fascia di prezzi e muoversi tra 1.3400 ed 1.4000, in attesa di scendere fino ai valori che attendiamo da tempo, tra 1.2900 ed 1.2800.

Metalli preziosi in fase di rimbalzo, ennesimo rimbalzo dai minimi. Ribadiamo le nostre idee di un sensibile calo dei prezzi di oro ed argento, secondo quanto ripetutamente indicato in precedenza.

mg@mercatiefuturo.com