Acciaio, prezzi pesanti sul mercato cinese, dopo i dati sull’immobiliare
Di seguito qualche brano dal Report Settimanale Acciaio appena inviato ai nostri clienti.
Ricordiamo ai lettori la possibilità di attivare una prova gratuita bisettimanale del servizio.
Abbiamo prorogato a fine luglio le condizioni eccezionali per l’offerta abbonamenti alle nostre reportistiche.
mg@mercatiefuturo.com
REPORT SETTIMANALE ACCIAIO/FERRO
“Come abbiamo riferito regolarmente e dettagliatamente, nei mesi scorsi, la relativa forza della congiuntura cinese, nell’ultimo semestre, si è fondata quasi esclusivamente sulla ripresa del mercato immobiliare derivante da un insieme di misure di stimolo economico, finanziario, fiscale, adottate dal Governo. L’importanza di questo fatto, come vero pilastro dell’attuale contesto di crescita (in una situazione di cronica debolezza dell’economia internazionale, che non consente alla Cina di far leva sulla domanda estera) è tale che qualunque notizia mostri incertezza sulle future prospettive dei prezzi immobiliari, può provocare cadute pesanti delle quotazioni delle materie prime maggiormente coinvolte nello sviluppo immobiliare stesso.
E’ esattamente quanto avvenuto negli ultimi due giorni, a seguito della comunicazione dell’andamento dei prezzi delle case, nelle 100 maggiori città della Cina, alla fine di giugno 2016. Il tono generale dei dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica resta positivo, ma alcuni fatti mettono in dubbio la futura sostenibilità della tendenza. La crescita dei prezzi su base mensile, ad esempio, appare meno vigorosa, in molte città minori; il numero di città in cui i prezzi sono in stallo o discesa aumenta. La crescita percentuale degli investimenti nel settore è in forte calo. La non uniformità dello sviluppo, nel Paese, appare evidente. Ciò ha rapidamente portato ad alcuni commenti negativi da parte degli esperti internazionali, a proposito delle prospettive future dell’economia cinese, nel suo complesso.
Si tenga conto, tuttavia, del fatto che il Governo è dovuto intervenire, ripetutamente, nei mesi scorsi, per regolare l’andamento della crescita in atto, anche imponendo severe misure restrittive in alcune città o province, allo scopo di evitare fenomeni di “bolla” immobiliare, profondamente indesiderati.
Il risultato di quanto sopra, in termini di prezzi di mercato delle materie prime maggiormente coinvolte nello sviluppo del mercato immobiliare-costruzioni è molto pesante, anche se occorre ricordare che il bilancio delle ultime settimane, per l’andamento delle medesime, era stato ampiamente positivo.
Tondo per cemento armato e HRC quotati a Shanghai (Futures) in due giorni perdono oltre il 10%. Le quotazioni attuali sono, rispettivamente, in area 2.300 yuan e 2.430 yuan (cambio USD/CNY = 6,68 – EUR/CNY = 7,40); aggiungiamo la quotazione della Vergella (Wire Rod), scadenza ottobre, che oggi quota 2.550 yuan, un significativo miglioramento rispetto alla scorsa settimana, ma in discesa dai massimi.
Si vedano i tre grafici sottostanti, riferiti alla scadenza ottobre 2016, che è la più trattata. Si tratta di quotazioni che comprendono IVA”.
(…)
“Queste le quotazioni del ferro, nelle ultime ore, presso la borsa cinese di Dalian. Il metallo, scadenza settembre, si trova sopra i 420 yuan, circa 63 $ (contro i 67 della scorsa settimana) e i 56-57 euro, contro i 60 circa della scorsa settimana. Odierno cambio USD/CNY = 6,68 – EUR/CNY = 7,40. Si tratta di quotazioni che comprendono IVA e tasse d’importazione. Si vedano le quotazioni sottostanti.
(…)
Giugno: produzione record di acciaio cinese
Colpisce la discesa delle quotazioni dell’acciaio, nei termini sopra riferiti, alla luce dei più recenti dati sull’economia cinese (soprattutto produzione industriale, vendite al dettaglio, PIL, investimenti fissi, investimenti esteri, ecc.) che evidenziano una situazione di crescita migliore delle attese oppure, in ogni caso, una stabilità congiunturale.
Si tenga presente, tuttavia, che la produzione di acciaio cinese in giugno (69.47 milioni di tonnellate) è a livello record e ben oltre le più ottimistiche attese (come previsto nei nostri Report), con un aumento dell’1,7%, rispetto allo scorso anno. Il mercato, pertanto, si interroga sul possibile smaltimento futuro di questa produzione, qualora i segnali di rallentamento del mercato immobiliare si confermino, alle prossime rilevazioni.
In ogni caso, siamo certi che, qualora si materializzassero nuovi rischi per il futuro, il Governo e la Banca centrale interverrebbero nuovamente, in modo drastico e tempestivo.
Acciaio in Europa
La situazione europea non è molto diversa da quella italiana (per la quale rinviamo oltre, all’apposito paragrafo) e riflette una generale fiacchezza del mercato. Si rileva un più pronunciato adeguamento verso il basso dei listini, in particolare in Polonia e Repubblica Ceca, che cercano di ampliare le proprie quote di mercato. Gli effetti di ciò sono chiaramente visibili anche vicino all’Italia, presso commercianti di Serbia e Bosnia.
In riferimento a Germania e, in misura minore, al mercato francese, ravvisiamo un fatto di particolare interesse, riferito ad una quotazione del tondo per cemento armato sensibilmente maggiore (20-25%) rispetto ai prezzi praticati sul mercato italiano e ciò in ragione di un miglior andamento dei relativi mercati immobiliare, costruzioni, infrastrutture.
Ciò, peraltro, sembrerebbe riferibile anche ad una tendenza di alcuni gruppi industriali a contenere la produzione e privilegiare l’efficienza, in funzione di una migliore marginalità. I laminati mercantili destinati a questi mercati quotano attualmente 460-470 partenza”.
(…)
Acciaio e ferro quotati negli usa
(…)
PANORAMICA E PREZZI DEL MERCATO ITALIANO
Nessuna novità sul mercato italiano, che vede una situazione di stallo, con magazzini eccessivamente pieni (più del previsto) ma, al tempo stesso, il confronto tra acciaierie e rottamai non vede il prevalere delle prime, che non riescono ad abbattere ulteriormente il prezzo del rottame (visto che le attese oggi prevalenti tra i produttori sono per un ulteriore calo).
Gli interventi sul mercato sono minimi, ma i prezzi appaiono stabilizzati sui valori recenti e non sono in discesa ulteriore. Si parla di operatori che potrebbero anticipare di una o più settimane la chiusura per ferie.
Gli eccessi già presenti sul mercato potrebbero vedere un ulteriore ampliamento con la produzione di Feralpi, a seguito della recente acquisizione dello stabilimento Stefana di Nave.
I prezzi rilevati sul mercato nazionale sono gli stessi rispetto a quanto comunicato la scorsa settimana. In riferimento all’Inox, dobbiamo dire che, per il momento, il tentativo rialzista dei listini (dovuto soprattutto alla ripresa dei corsi del nichel) non sembra aver avuto seguito, materializzandosi in concrete transazioni rappresentative della tendenza generale del mercato.
Pertanto, si è creata una situazione di confusione e incertezza, che sembrerebbe destinata a riportare i prezzi di verso i recenti minimi. Stiamo ancora provvedendo a rilevazioni e verifiche in merito, allo scopo di poter essere più precisi.
LE NOSTRE RILEVAZIONI DI MERCATO