Acciaio e Ferro, la Cina frena la speculazione, ma stimola l’export
In anteprima per i lettori del Blog, qualche stralcio dal nostro Report Acciaio, che tra meno di un’ora sarà inviato a tutti i clienti.
Situazione complessa e ambigua, difficili equilibri per il futuro
“Il mercato siderurgico cinese continua a crescere a ritmo accelerato e con volumi impressionanti, soprattutto per l’intervento della speculazione finanziaria (fondi e investitori individuali) che, presso i mercati di Shanghai e Dalian, ha preso di mira derivati e indici riferiti a rebar, hot rolled coils, minerale di ferro.
Un dato su tutti: Reuters ha riportato che, nella giornata di giovedì, il controvalore del contratto sul Rebar (tondo) al mercato dei futures di Shanghai è stato di circa 303 miliardi di yuan (47 miliardi di $). Il 50% in più del controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Shanghai (209 miliardi di yuan).
Nella giornata di giovedì 21 aprile sono state scambiate 111.8 milioni di tonnellate di “Tondo”, ad un prezzo di 2.708 yuan (417 $ – 370 euro).
Il minerale di ferro quotato in Cina presso il Dalian Commodity Exchange, lunedì 25 aprile, ha raggiunto un picco di 502 yuan (circa 77$), valore massimo da agosto 2014 (…)”.
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“L’eccessiva esuberanza dei prezzi ha attirato l’attenzione delle autorità delle borse di Shanghai e di Dalian dove sono state introdotte misure di freno alle operazioni speculative (in particolare aumenti delle commissioni di borsa e dei margini da versare per operare).
Queste misure hanno immediatamente provocato l’effetto di frenare l’euforia speculativa e le quotazioni di rebar, hrc e minerale di ferro sono scese dai recenti massimi, in modo significativo.
Evidente dunque la preoccupazione dell’Autorità di Governo per un eccessivo surriscaldamento dei prezzi di borsa, che sembravano ormai fuori controllo.
Tuttavia, su un altro versante, ovvero quello della domanda reale e dell’economia, l’Amministrazione cinese ha intimato alle banche di fornire supporto finanziario ai produttori siderurgici orientati all’export, allo scopo di smaltire gli eccessi del mercato interno; a maggior ragione ora che, grazie al ritorno al profitto per le acciaierie (indotto dal rialzo dei prezzi di mercato), la produzione siderurgica cinese è di nuovo in forte aumento, come avevamo rilevato nei nostri precedenti Report.
Ciò avviene in un contesto di perdurante malcontento circa la crescente diffusione del prodotto cinese sui mercati internazionali e non passa giorno senza che le cronache riferiscano di proteste da parte delle categorie produttive coinvolte o di iniziative/sanzioni cosiddette “anti dumping” riferite all’export cinese”.
Rebar e Coils sul mercato finanziario cinese
“(…) L’andamento di Tondo e Coils sul mercato finanziario cinese, da inizio anno, è stato di un continuo rialzo con brevi pause di assestamento e una forte crescita dei volumi scambiati. L’intervento della speculazione finanziaria, come riferito sopra, è stato decisivo, ma è avvenuto su una base concreta, ovvero per effetto della ripresa del mercato immobiliare e costruzioni che, spinto da una serie di misure di stimolo di vario genere, sta facendo uscire la Cina dalla crisi economica e compensando la caduta della domanda estera, che aveva messo in crisi l’apparato industriale cinese.
La ripresa economica cinese è evidente in tutti i dati più recenti e, in particolare, nella ripresa della produzione industriale.
Si veda, nei grafici che seguono, il comportamento di Rebar e HRC a Shanghai (…)”.
(…)
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MERCATO ITALIANO
“(…) I prezzi dei prodotti siderurgici sul mercato nazionale continuano a salire, ma in un contesto di scambi esigui e diffuso scetticismo. La tendenza degli operatori è di osservare il comportamento della concorrenza, cercando di adeguarsi e assumendo la minima iniziativa possibile. In altre parole abbiamo un paradosso, listini in crescita, mercato fiacco. Coloro che hanno acquistato di recente vogliono riuscire a vendere, prima di tornare sul mercato con nuovi acquisti. Pochissimi stanno incrementando il magazzino, la maggior parte degli operatori preferisce attendere sviluppi e segnali più chiari di ritorno della domanda.
Di seguito, le nostre rilevazioni di mercato:
Vergella stabile a 430 euro; si parla di 500 in un futuro non lontano.
Tondo oltre 420 euro.
Coils neri 400 euro.
Lamiera spianata nera 450-470euro, decapata 500 euro. Lamiera zincata 580-600.
Laminati mercantili 480.
Lamierino 210, Proler 215 (i prezzi sul mercato austriaco sono più alti di circa 20 euro).
Tubolari 450 euro. Tubolari turchi CIF Italia, questa settimana nessuna rilevazione.
I piatti per trafila hanno aumenti tra i 30 e i 50 euro.
Per gli acciai speciali si parla di un aumento di 20-30 euro mensili da qui a luglio.
Lamiera da treno 450 euro.
Travi 500 euro (…)”.
Previsione
“(…) Come ripetiamo da due mesi, la tendenza in atto sul mercato siderurgico cinese potrebbe durare più a lungo di quanto ci si aspetti e, certamente, non essere un fatto destinato a svanire in qualche mese.
Che si tratti, alla fine, di una “bolla” dei prezzi è ben possibile, ma occorre riflettere sul fatto che le “bolle” possono durare anche a lungo nel tempo e coloro che restano indietro, senza la capacità di coglierne le opportunità, rischiano molto più di quelli che (con uno spirito tutto cinese), vi si adeguano, cercando di approfittarne.
Fatte salve tutte le indicazioni previsionali comunicate in precedenza, stiamo elaborando delle nuove stime e formulando una ipotesi precisa sulla possibile durata temporale della ripresa dei prezzi siderurgici in atto in Cina, di cui riferiremo nel prossimo numero del Report (…)”.
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