Il mercato siderurgico cinese continua a mostrare forti segnali di vitalità, mentre il resto del mondo osserva con scetticismo le tendenze dei prezzi del ferro, dei principali prodotti siderurgici (tutti in rialzo nelle principali città cinesi), dell’acciaio quotato nelle borse cinesi, che mostra performances superiori al 20-25% (tondo, HRC, ecc.), dai primi di dicembre 2015.
Parliamo di quella parte del mondo che ha notato i movimenti in atto, perché tanti operatori del mercato internazionale e italiano non hanno ancora nemmeno percepito ciò che sta accadendo in Cina.

Coloro che ne sono consapevoli, peraltro, continuano a liquidare i movimenti dei prezzi come un “fuoco di paglia”, destinato a spegnersi presto, data la debolezza dell’economia cinese e internazionale. Per essere un fuoco di paglia, tuttavia, esso appare stranamente duraturo e connotato da vere e proprie fiammate che si susseguono; specchio, più probabilmente, di una corsa agli acquisti.
Il nuovo massimo del minerale di ferro (ormai a +60% dai minimi dell’11 dicembre 2015), dopo una brevissima correzione, la billetta cinese in alcune località oltre i 2.060 yuan, in (ulteriore) rialzo del 15% dalla scorsa settimana, sono fatti che, probabilmente, dovrebbero meritare una maggiore attenzione.
Prima o poi questa tendenza finirà per trasferirsi al resto del mondo dal momento che, se le acciaierie cinesi alzeranno i prezzi, a un certo punto anche gli operatori degli altri Paesi potranno adeguare i loro listini.
Quali le ragioni che stanno spingendo al rialzo i prezzi? Non certo il tono generale dell’economia cinese, che continua ad essere caratterizzata da perdurante debolezza (inevitabile peraltro, vista l’importanza della componente manifatturiera legata all’export e in sofferenza per l’assenza di domanda).

In primo luogo, la ragione del rialzo dei prezzi di acciaio e ferro sembrerebbe legata oggi alla tendenza del mercato immobiliare, con i prezzi delle case nelle maggiori città cinesi in rialzo ormai da sette mesi consecutivi. Non potendo far leva sulla domanda estera, per la fiacchezza dell’economia internazionale, il Governo cinese ha ricominciato a spingere (con successo) il mercato immobiliare, attraverso una importante serie di provvedimenti di natura fiscale e finanziaria, che hanno rimesso in moto i prezzi degli immobili.
In proposito, alcuni interpreti parlano già di una nuova bolla immobiliare cinese, ma intanto le quotazioni di acciaio e ferro salgono e, se non si fermeranno, prima o poi la tendenza si trasferirà al resto del mondo, con buona pace, forse, anche di coloro che si oppongono al riconoscimento europeo dello status di economia di mercato alla Cina…
Domani pubblicheremo un nuovo numero del nostro Report Settimanale su Acciaio e Ferro, analizzando le tendenze sopra indicate e le prospettive per il futuro, secondo la nostra visione dei fatti.
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