Rame, dove va il mercato?

Mercati delle materie prime ancora in difficoltà. Il rame non accenna a riprendersi seriamente, in attesa di nuovi indizi sul futuro tono della domanda per consumi e, soprattutto, di cospicui tagli produttivi.

Il mercato dei metalli ferrosi e non ferrosi sta rispettando le nostre previsioni da inizio anno e le successive revisioni mensili. A fine luglio, nel breve stralcio dalla nostra reportistica, pubblicato qui nel Blog, dicevamo: “(…) I prezzi dei metalli non ferrosi ancora non accennano ad invertire la tendenza ribassista, segno che, a parere del mercato, essi non hanno ancora terminato di incorporare tutta la negatività dello scenario macroeconomico, in particolare cinese(…)”.

Segnaliamo di seguito le nostre note di fine luglio, intitolate “Metalli non ferrosi, andamento a breve termine” 

Cresce ora l’attesa per le prossime importanti comunicazioni di dati sull’economia cinese, mentre si moltiplicano i segnali di debolezza della congiuntura in tutta l’Asia. Gli attuali livelli dei prezzi delle materie prime maggiormente legate ai cicli economici, poi, freneranno ulteriormente l’economia dei Paesi produttori, comportando un aggravio per la situazione economica internazionale, con altri  riflessi pesanti sui prezzi delle commodities.  

rame_4

Il prezzo del rame quotato al London Metal Exchange ha ulteriormente accorciato le distanze dai minimi che pronosticammo in gennaio scorso, per tutto l’anno 2015 (4.500 $ tonnellata), nel Report Annuale per le aziende nostre clienti. I massimi che indicammo allora, per  tutto l’anno in corso, erano di 6.800 (il massimo annuale è stato finora di 6.481 $, ai primi di maggio).

Ad oggi, il minimo effettivamente toccato è stato di 4.855 $. Si è violata dunque la “barriera” dei 5.000 $, valore estremamente importante e delicato, tale da mettere in più seria difficoltà i produttori, che saranno spinti a severi (e concreti) tagli produttivi, ben al di là di quanto finora annunciato.

Quest’ultimo fatto, prevalentemente, potrà provocare un aumento della volatilità e dei prezzi, tenuto conto delle tipiche caratteristiche dei cicli del mercato delle commodities.

Tornando al Rame ed alla sua storica funzione di guida del comparto dei non ferrosi, così come di efficace indicatore delle tendenze dell’economia, bisogna rilevare che la divergenza che ha caratterizzato l’andamento del metallo rosso, in alcuni momenti del 2015, rispetto agli altri metalli non ferrosi, doveva mettere sull’avviso, di quanto stesse per capitare, ai prezzi degli altri metalli e all’andamento dell’economia cinese, più in generale. Quella divergenza, fatta di relativa debolezza del prezzo del rame, rispetto agli altri metalli, ha costituito un buon segnale premonitore di quanto sta accadendo in questi giorni.

Ad oggi, dunque, secondo le nostre analisi sul breve termine, l’area di valori compresa tra i 4.800 e i 4.500 $/tonnellata (quotazioni LME a 3 mesi), potrebbe costituire una barriera piuttosto ostica, per i ribassisti, soprattutto qualora si materializzino severi tagli produttivi.

Ricordiamo, infine, la nostra previsione mensile del 31 luglio, inviata ai clienti in tale data e pubblicata qui, il 5 agosto.

PREVISIONE A BREVE TERMINE (valida per agosto)

RAME

Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:

                                       5.410 e 4.750 $.

rame_4

I lettori possono richiedere una prova gratuita dei servizi (limitatamente al Report Settimanale) contattando:

mg@mercatiefuturo.com