Metalli non ferrosi, andamento a breve termine
Luglio, mese nero per le materie prime. I prezzi dei metalli non ferrosi soffrono per la debolezza dell’economia cinese
(stralcio dal nostro Report settimanale di venerdì 31 luglio)
“Il tono e i contenuti dei nostri Report sono ormai sempre gli stessi, settimana dopo settimana. I prezzi dei metalli non ferrosi ancora non accennano ad invertire la tendenza ribassista, segno che, a parere del mercato, essi non hanno ancora terminato di incorporare tutta la negatività dello scenario macroeconomico, in particolare cinese.
In realtà noi non siamo molto sorpresi di questa situazione; semmai lo eravamo prima, negli scorsi trimestri, vedendo la relativa insensibilità del mercato delle materie prime e dei metalli industriali a uno scenario già chiarissimo e molto pesante, soprattutto per le prospettive dell’economia cinese. Dai minimi di gennaio 2015 il mercato si riprese fino a maggio, in modo consistente, sulla base di attese poi rivelatesi prive di ragionevole fondamento.
La cronaca di questa ultima settimana è ancora una volta molto pesante. Il rame si assesta in un’area di 5.250 $ circa (il mese di luglio è stato il più pesante in assoluto da gennaio, per il metallo rosso), l’alluminio a 1.630 $, il nichel cade sotto il valore di 11.000 $, zinco e piombo sono rispettivamente in zona 1.940 e 1.700 $, nel momento in cui scriviamo.
L’economia cinese, che consuma metà della produzione mondiale di metalli, mostra sintomi sempre più gravi. Ora soffre anche il mercato degli autoveicoli e, per la prima volta dal 1998, le vendite sono previste in calo. E’ facilmente immaginabile come un simile fatto possa ripercuotersi sul mercato dei metalli, non ferrosi e ferrosi, tenuto conto anche del fatto che, ad oggi, la produzione mondiale non è stata ridotta in modo sensibile.
La recente discesa delle borse cinesi, cui il Governo ha tempestivamente cercato di porre rimedio con drastiche misure e con un intervento diretto sul mercato, peggiorerà inevitabilmente la situazione dei consumi, nel prossimo futuro.
Le scorte di metalli, già molto elevate, continueranno ad esercitare pressioni sui prezzi, in assenza di ingenti tagli di produzione che, allo stato attuale appaiono come l’unica soluzione possibile per frenare la caduta delle quotazioni.
Le grandi imprese minerarie, tuttavia, per il momento prendono tempo, limitandosi a timidi annunci; pertanto occorre considerare seriamente la possibilità di ulteriori discese dei corsi dei metalli (ad esempio fino all’area dei minimi indicati nei nostri Report mensili), tali da non lasciare alternativa a drastici tagli della produzione, che potranno cominciare a rimettere in equilibrio il rapporto domanda-offerta.
La nostra visione di medio-lungo termine continua ad essere quella comunicata nel report annuale e successivi aggiornamenti mensili, cui facciamo rinvio.
Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”.
(…)”
PREVISIONE A BREVE TERMINE (valida per agosto)
RAME
Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
5.410 e 4.750 $.
ALLUMINIO PRIMARIO
Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
1.715 e 1.570 $.
NICHEL
Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
11.550 e 10.350 $.
ZINCO
Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
2.025 e 1.880 $.
PIOMBO
Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
1.770 e 1.630 $.
