Rame, Alluminio, Acciaio, prospettive 2013: quale dinamica per i prezzi di borsa, in attesa della ripresa cinese?

In questi giorni abbiamo terminato l’aggiornamento mensile di settembre e rivisto il consueto scenario a 12 mesi (con obiettivo settembre 2013) per i prezzi di rame, alluminio, acciaio, nichel, zinco, piombo, stagno, euro-dollaro. Molti fattori economici, finanziari, politici, influiranno contemporaneamente sui prezzi, in futuro, con la possibilità, a nostro avviso, di sorprese. La recente revisione delle nostre analisi annuali si è resa necessaria dopo che alcuni importanti fatti, ipotizzati a inizio anno (e tali da influire significativamente sulle quotazioni di borsa) si sono effettivamente concretizzati. I risultati del lavoro svolto sono disponibili solo per i nostri clienti ma, secondo lo spirito di questo blog, abbiamo deciso di indicare qui, sommariamente, almeno qualcuno dei temi di cui ci siamo occupati in riferimento al futuro dei prezzi di rame, alluminio, acciaio.

Aziende e studi professionali interessati possono sempre richiedere una prova completamente gratuita e senza impegno delle nostre reportistiche in materia di metalli non ferrosi, acciaio, euro-dollaro. Per attivare la prova basta farne richiesta ai recapiti sotto indicati:

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Ricordiamo che le prove valutative gratuite riguardano i soli reports settimanali.

Le prospettive dei prezzi dei metalli di base e di tante altre materie prime, a cavallo tra 2012 e 2013 dipenderanno, di nuovo, soprattutto dall’andamento dell’economia e della domanda cinese. In proposito l’azione del Governo di Pechino e della People’s Bank of China, intrapresa per rianimare la congiuntura (una volta abbandonata l’azione di contrasto all’inflazione ritenuta ormai un rischio minore rispetto allo sviluppo economico), difficilmente potrà avere avere la stessa forza del 2009. I mezzi a disposizione, evidentemente, non potranno essere gli stessi e con il rischio inflazione sempre in agguato (soprattutto in caso di nuova debolezza del dollaro) potrebbe essere più arduo del previsto guidare il Paese fuori dalla crisi.

Nello stesso tempo, una delle colonne portanti della ripresa economica precedente fu il mercato immobiliare che, raggiungendo una tensione speculativa non dissimile da quella di borsa aveva, tuttavia, generato un potente “effetto ricchezza” che fece ripartire l’economia.

Da un altro punto di vista occorre valutare anche se ed in che misura la Cina riproporrà lo stesso modello di crescita visto fin qui oppure, in alternativa, una forma di sviluppo più sostenibile e meno legata al consumo di materie prime.

La variabile “dollaro” potrà continuare ad incidere sui prezzi, ora che gli operatori sono tornati a guardare non solo alla crisi europea, ma anche agli storici squilibri finanziari americani. Legata a tale variabile c’è anche il fattore speculativo che, innegabilmente, ha inciso in modo rilevante su tutti i precedenti periodi di ripresa dei corsi. Negli anni scorsi, tra l’altro, notammo come, il divario esistente tra importazioni di alcuni metalli ed effettivo uso dei medesimi risultasse colmato da una domanda legata a particolari schemi speculativi tra i quali segnalammo, anche qui, l’uso di metalli di base come strumento per ottenere finanziamenti bancari (utilizzando lettere di credito) destinati successivamente ad operazioni speculative sul mercato immobiliare o su quello valutario.

I fattori che potenzialmente muoveranno i prezzi, nei prossimi trimestri andranno comunque pesati a seconda delle diverse situazioni di ciascun metallo o materia prima, anche con riferimento al corrente livello dei prezzi. Occorre considerare, infatti, la diversa reattività dei prezzi di acciaio, rame, alluminio, al comportamento dell’economia cinese, del dollaro, del petrolio, così come all’andamento, nel suo complesso, della situazione economica e politica internazionale. In tal senso, ad esempio, l’andamento dei prezzi dell’acciaio, negli ultimi tempi, ha manifestato una certa insensibilità alla crisi europea, rispetto ad altri beni, ma ha risentito molto di più della situazione interna cinese.

I prezzi dei metalli, soprattutto dal prossimo anno, potrebbero anche dover fare i conti con un’aumentata offerta derivante da ambiziosi investimenti minerari del passato. Di particolare interesse, in questo caso, la situazione del rame, viste le attuali quotazioni.

Infine, per individuare le tendenze dei prezzi a partire dall’attuale contesto, un peso rilevante dovrebbe essere occupato anche dal fattore politico, con i rischi connessi. Oltre alle tensioni in Medio Oriente e Nordafrica ed alla crisi in atto in Europa, l’esito di due diversi eventi politici di particolare interesse ed ormai imminenti, come il Congresso del Partito Comunista Cinese e le elezioni negli Stati Uniti, potrebbe contribuire in modo importante al verificarsi di uno o dell’altro tra i diversi scenari futuri ipotizzabili.

Numerosi altri temi e fattori sono stati affrontati ed analizzati, a conferma degli scenari ipotizzati e delle proiezioni sui prezzi, ma in questa sede possiamo citare solo i brevi “appunti” riferiti sopra.

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