Dollaro, materie prime, beni rifugio 2012, aggiornamento

Tre settimane di contrattazioni alla fine del primo trimestre 2012 ed alcune linee di tendenza sembrano emergere nell’andamento dei mercati valutari, delle materie prime più legate al ciclo economico, dei preziosi.

L’apprezzamento del dollaro sulle altre valute sta diventando più diffuso, si sta estendendo dove c’erano sacche di resistenza, anche particolarmente vigorose. L’ultima vittima della moneta americana è lo yen giapponese (secondo una nostra previsione sul 2012, fino dallo scorso anno). Non sappiamo se ed in che misura ciò dipenda da interventi istituzionali di massimo livello, ma occorre tenere seriamente presente che la prossima settimana ci saranno sia la riunione di politica monetaria della Fed che quella della BoJ. Una Federal Reserve meno accomodante del previsto ed un atteggiamento massimamente espansivo da parte della BoJ potrebbero far scendere in modo significativo lo yen, con beneficio del rapporto USD/JPY. Si aggiunga che fine marzo è chiusura fiscale annuale in Giappone ed un netto recupero del dollaro sarebbe massimamente gradito al settore finanziario e molto ben visto, in prospettiva, da quello industriale.

L’importanza della moneta giapponese nel sistema valutario è tale che, qualora la tendenza alla debolezza dello yen dovesse continuare (cosa a nostro avviso molto probabile) il dollaro potrebbe trarne ulteriore giovamento anche nei confronti di altre monete ancora riluttanti alla discesa, materie prime, preziosi, confermando una nostra ipotesi 2012, dallo scorso anno.

Il quadro previsionale a 12 mesi su oro, argento e franco svizzero, in particolare, che sono ancora beni di gran lunga in testa alle preferenze degli investitori (in qualità di “rifugio”) mette in conto un’ipotesi interessante e qualche sorpresa. Ringraziamo tutti gli amici che ci hanno inviato le loro previsioni a breve e lungo termine per un utile confronto con le nostre. Un particolare grazie agli amici di selftrading per il lavoro di analisi su euro-dollaro, euro-franco, indici di borsa, correlazioni varie.

Le materie prime stanno di nuovo accusando il  colpo del rafforzamento del dollaro, in uno scenario economico ancora difficile e reso meno favorevole dalla recente revisione al ribasso della crescita cinese. Fa ancora eccezione il petrolio, sul cui prezzo gravano anche incognite e tensioni di natura geopolitica. Nonostante tutto, le nostre previsioni sulle quotazioni petrolifere a breve (2-3 settimane) sono di un ritorno del WTI in zona 98 $. Quelle per il resto dell’anno sono, come sempre, riservate ai nostri clienti.

In generale, a nostro avviso, i prezzi di altri beni che tentavano di sottrarsi alla signoria del dollaro potranno subire presto nuove prove, prima di riprendersi.

Secondo le nostre elaborazioni ci sono elevate probabilità che l’euro si diriga in zona 1.3030 dove la nostra moneta potrebbe trovare temporaneo supporto (dopo aver violato il livello di 1.3080) prima della discesa a 1.2900 e successivamente 1.2750.

Per le nostre precedenti indicazioni su materie prime, preziosi, cambi, beni rifugio, rinviamo agli “Archivi”, mentre più complete analisi e previsioni sono, come sempre, riservate ai soli clienti.

Imprenditori e managers, se siete interessati alle nostre analisi e previsioni (dal breve fino a 12 mesi) su Acciaio, Rame, Alluminio, Nichel, Zinco, Piombo, Stagno, Dollaro, Oro, Argento, richiedete in prova gratuita i nostri reports, contattando:

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