Metalli e petrolio: la discesa frena, dollaro in stallo

Quotazioni in fase di momentaneo stallo, dopo le recenti discese dei prezzi favorite anche dal negativo comportamento dei mercati azionari, oltre che dal rialzo del dollaro. I molti fattori negativi nello scenario internazionale, solo da poco riemersi all’attenzione dei traders (con tempismo singolare) continueranno ad esercitare pressioni negative sui prezzi. L’approssimarsi di fine semestre porterà ulteriore volatilità.

Un nuovo rimbalzo delle quotazioni, tuttavia, potrebbe ora manifestarsi, con una (breve) pausa nella rivalutazione del dollaro e nelle discese degli indici azionari. Un rimbalzo appunto, a nostro avviso, non un cambio di direzione…

Le quotazioni dei metalli industriali si soffermano nella zona in cui gli acquisti erano soliti palesarsi nel recente passato, o in importanti aree di supporto. Il rame appare ora costretto all’interno della fascia di valori di 9.000-8.700$. In zona 9.000 appaiono regolarmente i venditori, ma i compratori intervengono nella zona dei minimi. La dinamica futura potrebbe vedere l’abbattimento del livello di 8.500 $ per poi proseguire la discesa fino a 8.300 ed 8.090. L’alluminio è sceso in modo significativo ed ora le quotazioni dovranno affrontare un livello importante come 2.470 $ e, nel caso di abbattimento di questo valore, l’obbiettivo successivo dovrebbe essere quota 2.330. Il nichel ha trovato supporto, per l’ennesima volta, nell’area dei 24.000 $; un definitivo e duraturo abbattimento di questo valore proietterebbe le quotazioni a 22.500-22.000 $. Zinco e piombo stanno resistendo alla pressione ribassista, con quotazioni poco sopra i recenti minimi, ma dovrebbero ripercorrere la strada già fatta di recente e portarsi, rispettivamente, in zona 2.000 $ e 2.090 $ una volta violati i valori di 2.060 e 2.200.

Il cambio euro/dollaro resiste ora ostinatamente alle pressioni che vorrebbero spingerlo sotto il valore di 1.4000 continuando a trovare supporto in zona 1.4050-1.4100. Verso l’alto quotazioni in zona 1.4280-1.4315 dovrebbero contenere il rimbalzo in atto, mentre sembra verosimile una continuazione delle discese verso quota 1.3600 ed oltre (1.2900) già nelle prossime settimane.

Le discese del prezzo del petrolio stanno rallentando e trovando un valido supporto nel valore di 95 $ (WTI). Il nostro obbiettivo è 90 $ nel breve e 75 entro giugno.

Il deterioramento del sentimento dei traders potrebbe presto colpire in modo più significativo di quanto visto finora anche l’oro.