Mercati in ripresa, grazie alla politica monetaria: riusciranno le spinte in atto a trasferirsi all’economia reale?

Le considerazioni che seguono sono tratte dall’ampio e articolato lavoro di analisi che stiamo compiendo per rivedere, come è consuetudine, il nostro quadro previsionale a 12 mesi, sulla base degli eventi più recenti che, dal rango di ipotesi, sono ormai diventati fatti concreti (le nostre previsioni a 12 mesi, infatti, vengono raffrontate con la realtà dei fatti quotidiani e riviste mensilmente, in base allo sviluppo degli eventi). Fino ad oggi, di nuovo, le previsioni formulate a inizio 2012 su andamento dei mercati, prezzi delle materie prime, economia, si sono rivelate corrette, come accaduto anche negli anni precedenti, con beneficio dei nostri clienti.

L’azione combinata di politiche monetarie estremamente generose in tutto il mondo ed una nuova tornata di iniziative di stimolo governativo per l’economia cinese si apprestano ancora una volta a spingere i prezzi di mercato della maggior parte dei beni, dai titoli azionari alle materie prime, con buona pace dell’euro che, contro le attese di tanti, è riuscito a ritrovare una certa serenità.

Ciò che appare maggiormente probabile, in tutto il mondo, è una continuazione del recupero per le quotazioni degli indici di borsa, di molte materie prime (vedremo se ed in quale misura gli investimenti si trasferiranno dal settore agricolo alle commodities più sensibili ai cicli economici) e dei titoli di stato più colpiti dalle vendite.

L’azione della Bce è destinata a contenere un’ulteriore ascesa dei tassi dei titoli di stato dei Paesi maggiormente coinvolti nella crisi, almeno per un po’, anche se le misure di austerità adottate in detti Paesi, purtroppo, non fanno ben sperare, per il futuro dell’economia e per una pacifica convivenza sociale.

Bisognerà vedere, tuttavia, se i benefici per la componente finanziaria dell’economia riusciranno a tradursi anche in migliori condizioni future per l’economia reale, per i consumi, per la vita delle famiglie ed il lavoro delle imprese. Questa resta, a nostro avviso, l’incognita di portata maggiore per il futuro, mentre sembra molto verosimile che i mercati finanziari traggano notevoli benefici dalle misure recentemente annunciate dalle maggiori banche centrali.

A conti fatti sembrerebbe realizzarsi il medesimo tipo di scenario visto più volte, nell’ultimo decennio e fatto, da un lato di crisi di magnitudo crescente, e dall’altro di interventi sempre dello stesso segno e nella stessa direzione, da parte delle autorità politiche e bancarie del mondo. C’è quindi da domandarsi subito se, anche in questa occasione, l’esito finale sarà dello stesso tipo visto, purtroppo, in precedenza, durante le crisi del passato. Occorrerà essere molto attenti e vigili, pertanto, al fine di percepire eventuali segnali di fine corsa per tutti i mercati, tra un certo numero di mesi, così come un riacutizzarsi del sentimento di forte avversione ai rischi che ha dominato economie e mercati finanziari, fino a poco fa. Ciò nell’ipotesi che le misure in corso di adozione non siano effettivamente risolutive, ma si limitino a spostare in avanti i problemi, a rimandarne la soluzione ad un altro momento futuro, come già accaduto negli anni.

La nuova situazione che si è venuta a creare dopo le riunioni di politica monetaria di Bce e Fed e la sentenza della Corte costituzionale tedesca dovrebbe conferire maggiore solidità ed estensione al sensibile rimbalzo dei corsi che era già in atto sulla base di ottimistiche (e realistiche) attese di una ripetizione degli eventi del passato. Nei prossimi tempi altri fatti importanti si verificheranno (ad es. nuove decisioni sull’aiuto alla Grecia il 18 ottobre) ma non tali da far deragliare i mercati, alla luce delle iniziative di sostegno recentemente intraprese dalla banche centrali.

Quanto durerà la tranquillità sui mercati? Quanto a lungo potranno correre i prezzi? Questi sono, come sempre, gli interrogativi che guidano le nostre analisi riservate ai clienti e di cui, ovviamente, non  possiamo riferire qui, se non invitando ad una prova gratuita dei nostri servizi, per la quale rinviamo alla comunicazione ed ai recapiti indicati a piè di pagina. Offerta riservata, come sempre, a imprese e studi professionali.

Nel breve termine, soprattutto, le attuali circostanze dovrebbero poter incidere positivamente sul mercati dei metalli non ferrosi, ma anche su quello dell’acciaio. Nello stesso tempo saranno molto interessanti e forse paradossali gli sviluppi probabili per i metalli preziosi, mentre dopo il dollaro, anche yen e franco svizzero, così come altre valute minori, potrebbero concedere all’euro un certo spazio di recupero.

Quanto al petrolio, come sanno i nostri lettori e come è possibile verificare dall’ “Archivio” degli articoli del passato, le nostre idee sul futuro dei prezzi si sono sempre rivelate corrette. Nell’ultimo periodo, tuttavia, si è verificata un’uscita dal range di prezzi minimo-massimo ipotizzato per il secondo semestre 2012 a seguito della quale rivedemmo le nostre ipotesi di evoluzione delle quotazioni fino a 95 $ prima e 98 poi. Ora, sulla base dei fatti più recenti, ci pare di dover rivedere l’ipotesi formulata, in senso ulteriormente migliorativo, tenendo conto delle aumentate probabilità di una ulteriore ascesa dei corsi petroliferi, prima di nuovi arretramenti dei prezzi.

Come noto, il petrolio WTI è l’unica materia prima di cui quest’anno abbiamo reso note qui nel blog (e quindi pubblicamente) le nostre opinioni di febbraio per lungo termine (12 mesi) che, di regola e per tutte le altre materie prime, cambi, mercati, restano riservate esclusivamente agli abbonati al nostro servizio. Nell’attuale contesto, pertanto, diamo conto di questa novità ed in particolare dell’ipotesi possibile, a nostro avviso, che le quotazioni del WTI si spingano anche fino a quota 116-118 dollari, prima di arretrare, in direzione del valore di 84.

Per tutte le altre materie prime, per i cambi e per la completa visione dello scenario le nostre considerazioni restano riservate in via esclusiva ai soli clienti.

Per richiedere un periodo di prova gratuita dei nostri servizi (solo per imprese e studi professionali) potete inviare una email con oggetto “richiesta prova gratuita” ed indicazione dei temi di interesse tra metalli non ferrosi, acciaio, cambi, preziosi.

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