Rame, Alluminio, Nichel, Zinco, cautela dopo i forti rialzi delle quotazioni

Il Capodanno cinese, all’orizzonte, sconsiglia nuove iniziative

(Pubblichiamo brevi stralci dai nostri ultimi Report Settimanali sui Metalli non Ferrosi, omettendo le parti più rilevanti e relative alle previsioni, che restano riservate ai nostri clienti)

“(…) I prezzi dei metalli non ferrosi trattati nei maggiori mercati del mondo sembrano indecisi su quale itinerario seguire, a seguito dello straordinario rialzo di dicembre. Il mercato sta consolidando i valori raggiunti, “digerendo” gli eccessi, diremmo in parole povere, per trovare un nuovo equilibrio, prima di riprendere una precisa direzione di marcia, in un senso o nell’altro.

 

L’interesse degli operatori finanziari (fondi d’investimento, fondi speculativi, ecc.) verso il comparto dei non ferrosi resta ben evidente, osservando i dati sul posizionamento storico di detti operatori, nei mercati dei derivati. Tuttavia, ai prezzi attuali, i medesimi operatori stanno diventando molto più prudenti. Le aziende, dal canto loro, desiderano valutare attentamente l’appetito dei traders cinesi, prima di rifornire i propri magazzini.

 

Con il Capodanno cinese ormai all’orizzonte (15 febbraio) ed i tipici cali e rallentamenti di attività ad esso connessi, sembra improbabile che il mercato, seppur ancora molto ben impostato, riassuma con decisione una tendenza precisa, nel breve termine.

 

Più probabilmente, a breve esso resterà in balia delle notizie quotidiane, soprattutto quelle di fonte cinese e del comportamento del dollaro americano (tipicamente correlato in maniera inversa con i prezzi delle materie prime)”.

 

(…)

 PREZZI LME A 3 MESI

 

RAME

“(…) Il nuovo tentativo rialzista del 15 gennaio, fino a sfiorare i 7.260$ non ha successo e le quotazioni recedono, sotto il peso di smobilizzi e speculazione. Fallisce, dunque, quest’ultima prova di forza, il cui obiettivo era di riguadagnare i massimi del 28 dicembre, in prossimità dei 7.300$.

Del tutto evidente ciò che rappresentammo già la scorsa settimana, ovvero la riluttanza dei traders ad assumere nuove iniziative importanti, partendo dai livelli attuali, a seguito dell’eccezionale mese di dicembre.  Con il Capodanno cinese ormai all’orizzonte (15 febbraio) è del tutto improbabile che il mercato prenda una direzione precisa e definitiva, a breve termine (…)”.

(…)

 

ALLUMINIO

“(…) I dati sulla produzione cinese di dicembre, ampiamente positivi (+15% su novembre) e quelli annuali (un record di 32.72 milioni di tonnellate) hanno fatto riemergere le tensioni a proposito del rapporto domanda-offerta sul mercato internazionale, mentre il Governo americano (Dipartimento del Commercio) si prepara a presentare un nuovo rapporto sui rischi per l’economia nazionale, che dovrebbe portare presto a nuove iniziative protezionistiche in difesa dell’industria USA, atte a contrastare l’importazione di alluminio a basso prezzo dalla Cina.

Il mercato, pertanto, si attende a breve ulteriori e più risoluti tagli produttivi da parte delle Autorità cinesi. Le quotazioni di borsa, infatti, nella loro evoluzione, si sono riportare nell’area dei recenti massimi, dopo qualche sbandamento causato anche dall’uscita dei dati sulla produzione cinese (…)”.

(…)

 

NICHEL

“(…) Ancora una buona settimana per il nichel, che si mantiene su valori in prossimità dei massimi di gennaio, con un evidente interesse dei traders e con un’ottima capacità di resistere ad attacchi di natura ribassista, soprattutto per le prospettive di sviluppo dell’auto elettrica. Le scorte in discesa hanno sostenuto il metallo, mentre le tensioni dello scorso anno, relative alle politiche produttive e commerciali nelle Filippine e in Indonesia sembrano lontane e, per ora, non turbano più l’andamento del mercato. La possibilità di un surplus per il 2018 frena gli entusiasmi, ma le quotazioni siderurgiche in Cina restano elevate e in tensione positiva, con conseguente supporto ai prezzi del nichel (…)”.

(…)

“Occorre anche dire che i differenziali di prezzo tra le diverse scadenze contrattuali ancora non farebbero presagire un potenziale rialzista particolarmente elevato, tuttavia (…)”.

 

ZINCO

“(…) I prezzi raggiungono e violano l’area dei 3.400$, al massimo da agosto 2007, grazie ad un ottimo quadro dei fondamentali, come abbiamo anticipato e più volte puntualizzato, nell’ultimo biennio. Il mercato dei premi sul fisico resta forte, le scorte sono in discesa, ai minimi da ottobre 2008, l’analisi delle diverse scadenze contrattuali fa pensare ad una continuazione della tendenza positiva, nel prossimo periodo. Anche la produzione cinese in discesa ha contribuito a sostenere un quadro già ampiamente positivo (…)”.

(…)

 

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