Nichel, Zinco, Piombo, aggiornamento dal mercato

Nichel, Zinco, Piombo, analisi del mercato LME

(brevi stralci dal nostro Report settimanale)

Nichel

Le deboli tendenze dell’economia internazionale non risparmiano il nichel, i cui prezzi sono ulteriormente caduti, in settimana, anche al di sotto di 11.000 $,  per chiudere, successivamente, con un sensibile rimbalzo e di nuovo in area 12.000. Oltre alle tensioni su vari fronti, il rapporto domanda-offerta si è ulteriormente sbilanciato a favore di quest’ultima, creando una situazione di particolare fragilità delle quotazioni che, in caso di turbolenze sui mercati, non reggono la soverchiante pressione ribassista.

Il dato che meglio evidenzia l’attuale squilibrio domanda-offerta è quello relativo alle scorte di metallo presso i magazzini di borsa, che non lascia dubbi in merito alla situazione dei consumi ed alle future prospettive dei medesimi, soprattutto da parte della Cina.

Di recente sono giunte anche le pessimistiche considerazioni di alcuni importanti analisti internazionali, cosa che ha ulteriormente deteriorato il sentimento degli operatori.

L’attuale comportamento dei prezzi del metallo è in contrasto con le previsioni formulate a inizio anno da vari esperti, che vedevano potenzialità di ripresa di consumi e prezzi in un contesto di possibile riduzione dell’offerta dovuta alle restrizioni governative all’export indonesiano.

Occorre ricordare, tuttavia, che la volatilità più forte del solito, nelle ultime settimane, e la caduta dei prezzi di martedì 30 era legata anche a fattori di natura tecnica riferiti al mercato di Shanghai (dove è stata decisa l’accettazione di metallo di provenienza russa per consegna a fronte di contratti futures presso la Shanghai Futures Exchange stessa). In precedenza (nelle scorse settimane) il mercato si era spinto in forte rialzo, vista la scarsità di metallo reperibile presso produttori cinesi, da poter utilizzare per consegne legate al mercato dei futures di Shanghai.

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Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra (…)”.

<<La nostra visione di medio-lungo termine continua ad essere quella comunicata nel report annuale e successivi aggiornamenti mensili, cui facciamo rinvio.

Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”>>.

(…)” 

Zinco

Pur condividendo con gli altri metalli uno scenario internazionale fortemente critico, lo zinco appare il favorito, attualmente, dal punto di vista dei fondamentali. Da inizio 2014 ad oggi i prezzi hanno oscillato tra massimi in zona 2.400 $ e minimi in area 1.940-1.960.  E’ probabile che lo zinco resti ancora all’interno di questo “canale” di prezzi, pur non potendosi escludere un nuovo minimo (si vedano il Report annuale e mensili 2015) che deriverebbe, a nostro avviso, più da ragioni di ordine generale (andamento di economia e mercati), che dai fondamentali del metallo. Osservando il comportamento dei prezzi, negli ultimi trimestri, si può vedere una maggior capacità di tenuta nelle fasi ribassiste,  rispetto al resto del comparto dei non ferrosi.

Discesa delle scorte (dimezzate negli ultimi 12 mesi) e deficit domanda-offerta  (296.000 tonnellate nel 2014) sostengono i corsi, mentre la chiusura di diversi siti minerari accresce l’attesa di un ulteriore miglioramento del quadro dei fondamentali, in prospettiva futura.

Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra (…)

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili”.

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Piombo

Il prezzo del metallo appare debole e fragile e non riesce a recuperare, nemmeno in parte, il valore perso dai massimi di inizio maggio. In precedenza, dalla seconda metà di marzo a fine aprile, primi di maggio, i corsi del piombo si erano ripresi con vigore, grazie ad un rapido e straordinario calo di scorte, terminato da poco (che, tuttavia, non sembrava legato ad aumenti del consumo reale).

La successiva rapida impennata delle scorte LME ha creato molto nervosismo, inducendo i traders a liberarsi del metallo o ad assumere posizioni ribassiste.

Da un punto di vista del consumo e, in generale, dei fondamentali, non si ravvisano segnali incoraggianti. Il rapporto domanda offerta continua ad essere squilibrato a favore di quest’ultima, mentre le attese sui futuri consumi si stanno deteriorando, a causa del rallentamento delle vendite di veicoli, in Cina (sia mercato dell’auto che delle biciclette elettriche). La qual cosa potrebbe portare ad un aumento ulteriore dell’export cinese di piombo, in assenza di assorbimento sul mercato interno. La produzione in Cina, infatti, ha continuato ad aumentare, nonostante la discesa dei prezzi.

Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra (…)”.

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