Metalli non Ferrosi, la previsione di breve termine

Pubblichiamo qui alcune analisi/previsioni riferite a materie prime, cambi, metalli industriali contenute nei Report settimanali di sabato 4 aprile e Domenica 12 aprile.

SCENARIO

(…)

Ciò che, come sempre, potrà fare la differenza in termini di quotazioni delle commodities, sarà la domanda degli operatori cinesi, soprattutto con l’approssimarsi del periodo in cui, di regola, la domanda stagionale di metalli aumenta.

La nostra opinione in merito alle prospettive dell’economia cinese resta, come minimo, molto cauta e non escludiamo che la critica fase che il Paese sta vivendo possa avere ulteriori sviluppi negativi, anche pesanti. Tuttavia, occorre segnalare le importanti iniziative adottate di recente dalle autorità cinesi, che hanno ridotto al 40% (dal 60%) l’importo minimo della caparra obbligatoria per l’acquisto di seconde case e aumentato la possibilità di esenzione dalle imposte sulle vendite immobiliari (non sono più necessari 5 anni di proprietà per vendere in esenzione d’imposta, ma ne bastano 2).

Tali disposizioni sono da leggersi in un duplice significato, dal lato positivo di un rinnovato sforzo reflazionistico da parte dell’amministrazione, dall’altro, negativo, rendono ancor più evidente lo stato di debolezza dell’economia e le preoccupazioni del Governo, alle prese con una crisi il cui esito resta ancora molto incerto, per l’impossibilità del Paese di continuare a fondare il proprio sviluppo su un modello economico vecchio e non più proponibile, essendo fortemente mutato il contesto economico-finanziario internazionale.

PREZZI LME A 3 MESI

Alluminio primario:

Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:

 1.825 e 1.765 $.

Alluminio secondario:

Il range ipotizzato dai nostri sistemi a breve è di

1.790 – 1.755 $.

Rame:

Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:

6.110 e 5.810 $.

(…)”

SCENARIO

“(…) La quotazione del dollaro (che esprime le prospettive della politica monetaria americana) continua ad essere il supremo regolatore dell’andamento dei mercati finanziari. In settimana è stata la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve a condizionare i mercati. In tale documento sono emersi dubbi sul futuro inasprimento dei tassi e i partecipanti al meeting hanno espresso posizioni divergenti su quando ci sarà il primo aumento dei tassi di interesse statunitensi. La conseguente forza della valuta statunitense, tuttavia, non ha impedito alle materie prime di riprendersi sensibilmente. Petrolio, preziosi, metalli industriali hanno vissuto una settimana positiva. Quanto al futuro andamento del tasso di cambio euro-dollaro, la parola passerà ora alla Bce, nella riunione di giovedì 16 aprile. Il mercato sarà certamente volatile tra mercoledì e giovedì (…)”.

METALLI NON FERROSI

“(…) Il mercato dei metalli non ferrosi è diventato più selettivo, trascurando rame, nichel e alluminio, a vantaggio di zinco e piombo. Questi due metalli sono stati i veri protagonisti della settimana. La futura chiusura di grandi siti minerari ha fatto crescere significativamente le quotazioni di piombo e zinco. Il mercato internazionale del rottame, in particolare, sembra aver agito sul forte rialzo del piombo, vista la tendenza degli operatori a non cedere metalli alle precedenti condizioni, particolarmente sacrificate. Il prezzo del piombo all’LME ha avuto la sua miglior settimana dal settembre 2012, con un rialzo del 6,2%, mentre lo zinco è riuscito a tornare ai massimi di gennaio, oltre quota 2.200 $. Zinco e piombo sono i metalli che hanno meglio performato nell’anno. Interessanti i dati sulle scorte di questi due metalli, con le giacenze di piombo LME ai minimi da un mese e quelle di Shanghai al minimo dal novembre 2012. Minimo quadriennale per le scorte LME di zinco (mentre a Shanghai le giacenze sono al massimo da ottobre).

L’attenzione per il rame non è mancata, all’approssimarsi della stagione in cui di regola aumentano i consumi di questo metallo. Tuttavia, tenendo conto del fatto che il metallo aveva raggiunto livelli di prezzo minimi da anni, ci si sarebbe potuto aspettare un rialzo più consistente. Deboli prospettive del mercato cinese, in questo caso, continuano a pesare.

Pesante il nichel, che non ha avuto alcuna attenzione dagli operatori ma, a questi livelli di prezzo, la possibilità di annunci di nuovi tagli produttivi o all’export deve essere considerata, con la possibilità di un significativo strappo delle quotazioni. Una ripresa dei corsi potrebbe essere imminente.

La debolezza dell’alluminio, in tale contesto di ripresa dei corsi di altri metalli, è da attribuire a recenti misure adottate dalla Cina per rilanciare la propria industria del settore (taglio costi energia e imposte al settore minerario). Gli operatori hanno pensato ad un prossimo ulteriore aumento dell’offerta mondiale, in un contesto di già grande abbondanza di questo metallo.

Un fattore da tener presente, per il prossimo futuro dei metalli non ferrosi

L’improvviso e forte rialzo di piombo e zinco renderà nervosa la speculazione ribassista che potrebbe abbandonare le proprie scommesse in senso negativo, anche sugli altri metalli, facendo aumentare le potenzialità di ripresa delle quotazioni del settore dei non ferrosi, nel suo complesso (…)”.

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