Sui Metalli non Ferrosi, dal nostro Report Settimanale

Pubblichiamo di seguito una breve parte del nostro Report Settimanale sui metalli non ferrosi inviato ai clienti Domenica 18 gennaio.

” (…) Non siamo affatto stupiti, peraltro, della tendenza in atto sui mercati delle materie prime, avendo da molto tempo una visione negativa o quantomeno molto prudente in merito. Siamo stupiti invece, da un lato, della rapidità dei movimenti di prezzo in atto (dovuti anche ai fattori tecnici di cui sopra), dall’altro ci stupisce quanto a lungo i mercati abbiano continuato a credere e fidarsi di aspettative sul futuro palesemente gonfiate e irrealistiche.

Si pensi, ad esempio, all’andamento dei prezzi del rame, del minerale di ferro o del petrolio, negli ultimi mesi. I mercati hanno a lungo ignorato il chiaro deterioramento in atto nell’economia dei Paesi emergenti e in Europa, sottovalutando anche fattori politici e geopolitici (ad esempio crisi nei rapporti con la Russia) erroneamente ritenuti episodi destinati ad una tempestiva soluzione.

Poi è iniziata una correzione dei prezzi non così pesante come si sarebbe potuto pensare; infine, all’improvviso, psicologia del mercato ed orientamento degli operatori subiscono un cambiamento radicale e le cronache ci informano, come se si trattasse di fatti nuovi, che nel mondo c’è troppo petrolio, troppo ferro, che le proiezioni sulla crescita cinese sono troppo ottimistiche e che la ripresa europea, in realtà, non arriverà.

Situazioni di questo genere, in questo nuovo anno, si ripeteranno e conviene prepararsi ad un lungo periodo di volatilità, a forti tensioni, ma anche a nuovi, improvvisi cambi di direzione. Ne diremo, approfonditamente e precisamente, nei prossimi Report Annuali 2015.

(…)

Una settimana pesantissima che si chiude in netto miglioramento, grazie agli acquisti giunti copiosi in un contesto di forti volumi, al raggiungimento dei minimi record. L’andamento del mercato farebbe pensare ad un’ormai prossima fase di assestamento, che potrebbe preludere ad un rimbalzo, anche se forse solo temporaneo. Così almeno si potrebbe pensare, visto il successivo assottigliamento dei volumi e l’insensibilità dei prezzi alla volatilità causata dall’impennata del franco svizzero su tutti i mercati, da un lato e, dall’altro, alla ulteriore rivalutazione del dollaro americano contro euro.

In settimana una valanga di ordini di vendita (e i conseguenti fattori tecnici di cui abbiamo parlato sopra) si è abbattuta su un mercato già molto nervoso e fragile, dopo la pubblicazione delle stime sulla crescita dell’economia mondiale da parte della World Bank. Minimi ultra quinquennali per il rame, che viola quota 5.800 $ (minimo indicato a 12 mesi in gennaio 2014) e raggiunge quasi i 5.300 $ (l’obiettivo indicato nei nostri Report mensili dei mesi scorsi). Il crollo del prezzo del rame ha trascinato al ribasso tutto il complesso dei metalli industriali. Successivamente i prezzi hanno rimbalzato, anche grazie alla notizia di un nuovo piano di stimoli all’economia adottato dalla banca centrale cinese e dal Governo.

Alluminio e piombo riguadagnano e superano quota 1.800 dollari, dopo la debacle che li aveva portati, come il rame, a toccare i minimi indicati nei nostri report mensili (dalla scorsa estate); il nichel si riprende dal minimo degli ultimi 11 mesi e torna in area 14.600$, nonostante un nuovo aumento delle scorte, già in precedenza a livelli record. Più resistente alle pressioni ribassiste lo zinco, sempre al di sopra di quota 2.000 $.

L’interesse degli operatori cinesi sarà determinante per i prezzi dei metalli, nel prossimo futuro, ma difficilmente potremo verificare tale fattore a breve termine visto che, in un contesto di forti tensioni come l’attuale, è poco probabile che i traders cinesi diano il via ad iniziative d’acquisto di particolare importanza, prima della lunga chiusura dei mercati in occasione delle festività del prossimo Capodanno cinese (19 febbraio).

Il fattore valutario, tuttavia, potrebbe favorire un rimbalzo delle quotazioni del complesso dei metalli già nel breve termine, in caso di stabilizzazione e ripresa delle quotazioni dell’euro verso dollaro.

Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”.

LIVELLI MASSIMO-MINIMO PREVISTI, A BREVE TERMINE

Rame

5.920 – 5.570 $

Alluminio Primario

1.860 – 1.780 $

Nichel

15.050 – 14.150 $

Zinco

2.125 – 2.070 $

Piombo

1.890 – 1.820 $

Si vedano anche i nostri report annuali/mensili.

Lo scenario 2015 per metalli industriali, preziosi, cambi e petrolio si preannuncia alquanto interessante e i nostri clienti riceveranno a breve il nuovo Report annuale 2015.

Per una prova gratuita dei servizi di seguito elencati

– Report Rame, Report Alluminio, Report Nichel, Report Zinco, Report Piombo

– Report Acciaio

– Report Euro-Dollaro-Preziosi-Petrolio

potete contattare:

mg@mercatiefuturo.com