Euro, Dollaro, Oro, Petrolio: qualche passaggio dal nostro nuovo report settimanale

In anteprima per i lettori del blog, tre brevi passaggi tratti dal report cambi (con indicazioni anche su petrolio, oro, argento) che sarà inviato ai nostri clienti tra poche ore, prima dell’apertura dei mercati:

Euro

“(…) La settimana trascorsa ha visto realizzarsi un recupero dei mercati con l’euro tornato ad imporsi sul dollaro fino ad andare a sfiorare quota 1.3000. Tutto ciò si è realizzato in un contesto di ridotta liquidità per il ponte del Ringraziamento negli Stati Uniti. Venerdì gli operatori hanno preferito guardare all’indice tedesco IFO, migliore delle attese (si veda grafico sottostante), che alla perdurante negatività del quadro generale, trascinando l’euro verso ulteriori traguardi, complice anche, probabilmente, lo scatto degli stop loss dei ribassisti, costretti a retrocedere ed abbandonare il campo (…)”.

“(…) Nei prossimi giorni, con il rientro al lavoro di molti operatori importanti, i mercati potrebbero guardare più realisticamente alla realtà. Tensioni europee (nuove decisioni rinviate sulla Grecia) e “fiscal cliff” statunitense potrebbero tornare a condizionare negativamente il sentimento ed a produrre una correzione del movimento della scorsa settimana, forse anche dopo un inizio positivo e con nuovi massimi dell’euro, oltre 1.3000. In ogni caso riteniamo che il nostro “range” pronosticato in settembre (ed i cui estremi di 1.3300/1.3100-1.2500 sono rimasti intatti) ancora non sarà violato (…)”.

Oro

“(…) Quanto all’oro, pur nella ritrovata positività del quadro di breve per le quotazioni, continuiamo ad esprimere le perplessità manifestate con convinzione dall’estate 2011, in merito alle prospettive di questo bene nel breve, dopo un lungo periodo di anni a favore delle potenzialità del medesimo. Come noto, ipotizzammo una sensibile correzione dei prezzi da oltre 1.900 $ l’oncia a 1.450-1.350 $. Le discese dei corsi del metallo nel 2011 e 2012, tuttavia, si sono fermate in area 1.520 $ dove sono sopraggiunti molti acquisti. Per i prossimi trimestri, allo stato attuale, (…)

(…) quella funzione di “rifugio” che questi beni hanno ricoperto in passato e che fatica ad affermarsi. In altre parole, nelle fasi di caotico e turbolento andamento delle borse e dei mercati obbligazionari degli ultimi anni, paradossalmente, ha sofferto anche il prezzo dell’oro, mentre è stato quasi esclusivamente nelle fasi positive per tutti i mercati (con rare eccezioni) che anche i prezzi di oro e preziosi hanno compiuto un importante cammino rialzista (anche se spesso esso è stato meno lungo di quelli di altre materie prime di uso industriale e legate al ciclo) (…)”.

Petrolio WTI

“(…) Nessuna novità sul petrolio, rispetto a quanto affermato regolarmente in precedenza. I minimi di 84 $ ipotizzati lo scorso settembre restano intatti e riteniamo possibile che così continui a essere. Resta da vedere il potenziale rialzista da questi livelli per il quale rinviamo ai nostri reports mensili /annuali (…)”.

Riservato a imprese e studi professionali

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