Euro-Dollaro, Rame, Alluminio, Petrolio, oro: note sul mercato

La recente ripresa delle quotazioni del cambio euro-dollaro dai recenti minimi parrebbe più il risultato indiretto di una certa capacità dell’euro di resistere alle pressioni ribassiste di cambi diversi dal dollaro (si veda ad. esempio il comportamento dell’euro contro yen, dollaro australiano, dollaro canadese, ecc.) che non la diretta conseguenza di una ritrovata forza della moneta europea verso quella statunitense, tornata debole verso altre valute.

Nel nostro report dello scorso 16 luglio, nella parte focalizzata sul breve termine, avevamo previsto ulteriori ribassi dell’euro e nel contempo avvisato che, nell’eventualità di un successivo movimento di rimbalzo dei prezzi, l’obiettivo potenziale individuato dalle nostre elaborazioni, come massima estensione in senso rialzista, a corto termine, era di 1.2446.

Il quadro ipotizzato si è di nuovo realizzato con precisione. I contrasti tra rialzisti e ribassisti sembrano essersi ora spostati proprio sulla linea di 1.2400 – 1.2420, dopo un massimo in zona 1.2440 che ha decisamente contenuto il rialzo. Il contesto attuale, a nostro avviso, richiede ovviamente molta prudenza, ma anche attenzione alle potenzialità della moneta unica. Invitiamo ad una lettura degli articoli precedenti in materia, consultando gli “Archivi”. Non possiamo essere più precisi in merito alle future dinamiche del mercato ipotizzate, trattandosi di temi oggetto dei nostri reports e riservati ai clienti. Ricordiamo, tuttavia, che è possibile richiedere la nostra reportistica in prova gratuita e senza impegno, contattando:

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Con riferimento al rame si può osservare l’ottima capacità di resistere alla pressione ribassista, nell’area dei 7.200 $ (prezzi LME a 3 mesi)  ed altrettanta difficoltà nel superamento del livello di 7.800, in direzione contraria. Varie e complesse sono le considerazioni in merito a questo metallo che, nonostante la crisi o, sarebbe meglio dire, le crisi, mantiene valutazioni decisamente elevate, sia rispetto agli altri metalli, che in assoluto. Che significato ha questo fatto, a cosa prelude?

Nel nostro report terminato Domenica 5 agosto avevamo ipotizzato, per il breve termine della settimana in corso, movimenti in una fascia di prezzi compresa tra 7.360 e 7.670 $”. Scenario e dinamica di più lungo periodo, contenuti nei nostri reports mensili ed annuale, sono riservati agli abbonati.

Concludiamo pertanto con l’invito a richiedere una prova gratuita del nostro report sul mercato del rame, al recapito email sopra indicato.

Quanto all’alluminio riportiamo di seguito brani dal report settimanale terminato il 5 agosto ed inviato agli abbonati lo scorso lunedì 6. Il testo contiene doverose ed opportune omissioni. Prezzi LME a 3 mesi.

“I prezzi si fermano in area 1.830 $, su minimi da 25 mesi e da tale area reagiscono per chiudere la settimana a 1.860. L’area dei 1.800 $ è molto delicata ed appare inverosimile una sua violazione in assenza di particolari tensioni. Riteniamo verosimile che i minimi annuali di prezzo saranno toccati tra (…) e, stando alle nostre costanti e quotidiane elaborazioni, dovrebbero essere nell’area indicata nei nostri reports annuale/mensili, ovvero (…) $. Per i prossimi giorni i movimenti dovrebbero essere tra 1.845-1.909 $, mentre per il mese di agosto il range individuato dai nostri sistemi è di (…).

Per quanto attiene al petrolio (WTI), unica materia prima della quale decidemmo, come noto, di pubblicare massimi e minimi di prezzo ipotizzati per l’intero 2012 (si vedano gli articoli precedenti e gli “Archivi”), ci troviamo ora, per la prima volta da inizio anno, in una fase di verifica del nostro scenario, in quanto il prezzo del WTI si trova in questi giorni oltre il valore di 93 $. Il “range” ipotizzato a inizio anno per la seconda metà del 2012, infatti, era di 93 – 70. Le prossime ore saranno decisive e richiederanno un’attenta osservazione dell’andamento degli indici azionari e del comportamento del dollaro per vedere se il livello dei prezzi petroliferi sarà capace di raggiungere l’area dei 95 $ prima e quella 98 poi, oppure se torneranno a prevalere le vendite con rientro all’interno della fascia di valori ipotizzata in febbraio, per la seconda metà del 2012.

Una brevissima nota sul prezzo dell’oro: nei nostri reports degli ultimi mesi avevamo ipotizzato un massimo potenziale di rimbalzo dai minimi fino a 1.620 -1.640$. A questo punto occorre valutare, anche in questo caso, le prospettive di mercati azionari e dollaro, per ipotizzare l’evoluzione dell’andamento dei prezzi.

Altro fattore importante saranno le possibili future mosse dei banchieri centrali che, nei prossimi tempi,  più prima che poi, potrebbero tornare a stupire. Anche in questa ultima ipotesi, tuttavia, vedere come scontata una ripresa a breve della tendenza rialzista del prezzo dell’oro potrebbe essere, secondo la nostra opinione, azzardato.

I nostri servizi di analisi, previsioni, reportistica su materie prime (Metalli ferrosi, non ferrosi, preziosi) e cambi (in particolare Euro-Dollaro) saranno offerti in promozione, ad un prezzo molto vantaggioso, fino al 10 settembre.

Potete prenotare una prova gratuita dei servizi, a scopo valutativo e senza impegno, con una email a:

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Ricordiamo infine che i nostri servizi sono riservati ad aziende e studi professionali e che i nostri clienti fruiscono di reports settimanali, mensili, annuali, con scenari economico finanziari e previsioni di prezzo a 12 mesi.