Dollaro, Petrolio, Metalli: brevissime sulla nuova settimana

Oltre agli sviluppi politico-finanziari legati alla crisi europea, il focus degli operatori, in questa nuova settimana, sarà su alcuni dati macro di grande importanza e su quattro riunioni di banche centrali in calendario.

Quanto alle quotazioni dell’euro/dollaro, molti traders sono stati presi alla sprovvista dall’entità e rapidità del movimento ribassista degli ultimi giorni ed ora sono indecisi tra l’alternativa di seguire la tendenza o cercare un rimbalzo. La nostra visione di breve predilige ora l’ipotesi rimbalzo delle quotazioni, prima di altre discese. Le probabilità che ciò avvenga, infatti, sono aumentate ed è opportuno domandarsi, a questo punto, quale prospettiva implichi un maggior rischio, almeno nel brevissimo, se quello di cercare di seguire la recente tendenza al ribasso o scommettere in direzione opposta.

Il petrolio (WTI) si sta muovendo secondo le nostre precise indicazioni di febbraio, pubblicate di recente anche qui. Si vedano:

Prezzo del petrolio, previsione 2012: estratto da nostro report mensile di febbraio

http://www.mercatiefuturo.com/?p=2017

Euro, Oro, Petrolio: momento della verità?

http://www.mercatiefuturo.com/?p=1895

Il nostro obiettivo di quota 70 $ per il WTI si è avvicinato moltissimo ed abbiamo fiducia che tale livello verrà toccato, nei prossimi tempi.

Quanto ai metalli non ferrosi ed acciaio, gli sviluppi del mercato sono nella direzione ipotizzata da tempo. Le quotazioni dell’acciaio, in particolare, hanno toccato livelli pronosticati dall’estate 2011 e sembrano in fase di consolidamento e i prezzi dei metalli non ferrosi sono ormai in prossimità dei valori minimi pronosticati nei nostri reports annuale e mensili. Con la chiusura per festività della piazza di Londra (London Metal Exchange) dovremo aspettare la sessione del mercato statunitense per verificare le ipotesi sulla direzione dei prezzi, nella settimana. Le quotazioni a Shanghai, in nottata, in direzione negativa, non sono un buon punto di partenza, ma l’eccessiva compressione dei valori, negli ultimi giorni, pone le basi per un temporaneo recupero.

La sorpresa di venerdì viene dai preziosi. L’oro si è impennato all’improvviso, tornando sopra 1.600 $, dopo i deludenti dati americani sull’occupazione, con un movimento divergente da tutti gli altri mercati. Può essere che molti traders abbiano deciso di puntare su questo metallo per un mix di ragioni tecniche (visti i livelli toccati) e di opportunità, in assenza di alternative in una situazione di ribassi generalizzati, così come potrebbe essere che certi operatori abbiano iniziato a scommettere su una nuova inondazione di liquidità da parte delle banche centrali del mondo, per contrastare la crisi. In ogni caso, il comportamento del metallo giallo resta strano. Per quanto paradossale, tuttavia, l’unico bene rifugio in questi mercati è ancora il dollaro USA, come abbiamo ripetuto, di nuovo, negli ultimi trimestri…

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