Dollaro, acciaio, alluminio, rame: nota di metà settimana

Il tono del dollaro migliora, dalla tarda mattinata, mentre il focus degli operatori torna di nuovo, rapidamente, verso i problemi europei. Siamo abituati da tempo a queste istantanee e schizofreniche oscillazioni di un mercato molto liquido e sotto il quale si agitano tensioni estreme. Non appena una tendenza si delinea in modo più preciso, i prezzi si mettono a correre in direzione opposta e così via, all’infinito. Al di là del mutevole umore dei traders, delle notizie minuto per minuto ed altro “rumore” quotidiano, ulteriori ribassi dell’euro sono ancora preclusi, per il momento, dal posizionamento pressoché unidirezionale del mercato, in direzione ribassista. Abbiamo parlato spesso di questo fatto, considerandolo fondamentale.

Ciò che possiamo ribadire, in questa sede, è che la nostra ipotesi per i prossimi mesi resta moderatamente negativa (e lo è, di fatto, dalla primavera 2011). In merito si veda “Archivio” 2011. Ulteriori analisi e previsioni di prezzo per il 2012 sono riservate ai nostri clienti.

Quanto al brevissimo termine, la discesa  dell’euro, nelle ultime ore potrebbe essere in realtà dovuta ad un atteggiamento di prudenza in attesa della riunione della Fed di stasera, a seguito della quale non si può escludere un altro balzo della nostra moneta contro dollaro, oltre i recenti massimi, per sfidare quota 1.3080 e procedere fino al punto da eliminare, il più possibile, la presenza ribassista. Insomma, livelli di 1.3100 o 1.3200 restano ancora, a nostro avviso, possibili, senza mutare il quadro negativo di più lungo periodo. Nella mattinata di oggi avevamo sentito anche gli amici dello staff di selftrading (http://www.selftrading.it/) che, in linea di massima, concordavano con questa visione dei fatti.

ACCIAIO: del nostro report acciaio di lunedì 23 possiamo qui condividere solo qualche particolare. “…il future sul rebar di Shanghai ha registrato il sesto rialzo consecutivo venerdì lasciando sperare in un ritorno vigoroso dell’attività, dopo la pausa di questi giorni (festività per il nuovo anno lunare)”. Ma è davvero possibile e sostenibile una significativa ripresa dei corsi dell’acciaio trattato a Shanghai?

“…nonostante la forte volatilità dei prezzi a dicembre, i prezzi del contratto Steel Billet a Londra hanno ripreso a scendere come indicato, e suggerito, nei report precedenti”.

“Il comparto più forte del momento, gli acciai piani, continua a recuperare terreno grazie alla ripresa statunitense dei consumi di beni durevoli da parte dei privati”.

ALLUMINIO: abbiamo elaborato uno scenario con proiezioni di prezzo a 24 mesi riservate ai nostri clienti. Nel brevissimo, come abbiamo scritto nella nostra reportistica settimanale inviata ai clienti il mattino di lunedì 23, “il livello di 2.270 $ per il primario (LME 3 mesi) dovrebbe contenere il potenziale rialzista…”. Verso il basso, peraltro, il valore di 2.200 – 2.150 $ potrebbe arginare la discesa. Il tetto settimanale per il secondario sarà, a nostro avviso, in area 2.135$.

RAME: il metallo è definitivamente uscito dalla fascia di valori (LME 3 mesi) che indicammo lo scorso 10 ottobre (7.800 – 6.500$) come range per l’ultimo trimestre dell’anno 2011. Per il metallo rosso abbiamo formulato da tempo precise ipotesi sull’andamento dei prezzi per tutto il 2012. Nel brevissimo, peraltro, quota 8.500 dovrebbe ancora contenere l’ascesa e l’area 8.270 – 8.090 i movimenti in direzione opposta.

Interessanti, negli ultimi tempi, anche gli spunti rialzisti di piombo e zinco e la più stabile situazione dei corsi di nichel e stagno. Anche per questi metalli, sui quali le nostre previsioni 2011 sono state così precise e nella giusta direzione, abbiamo elaborato un quadro previsionale a 12 mesi.

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