Acciaio: quali movimenti di prezzo, nel 2012?

In questa sede possiamo offrire solo qualche particolare tratto dalle analisi ed elaborazioni condotte per i nostri clienti, come sempre. In ogni caso non possiamo pubblicare qui alcun obbiettivo di lungo periodo per i prezzi delle materie prime analizzate.

Ricordiamo, tuttavia, la possibilità di richiedere una prova gratuita dei nostri servizi previsionali per imprese e managers, contattando:

mg@mercatiefuturo.com

ed indicando ditta recapito telefonico ed argomenti di interesse (rame, alluminio, acciaio, nichel, zinco, piombo, oro, argento, euro/dollaro, ecc.).

Detto ciò, offriamo un breve spunto sull’acciaio, senza fare precisi riferimenti, per ora, alle correnti dinamiche del prezzo di questo bene. Nel breve termine, la possibilità di un rialzo delle quotazioni sarà legata all’andamento generale dei mercati e quindi alla propensione al rischio ma, di nuovo, in misura minore rispetto ad altre materie prime, come del resto avvenuto lo scorso anno.

Tenendo quale riferimento il rapporto euro/dollaro, come noto, il nostro pronostico è di una continuazione del rimbalzo, prima di riprendere la tendenza discendente e ciò vorrà dire, qualora la nostra ipotesi si riveli correttà, altro vento in poppa per le quotazioni degli indici di borsa e delle materie prime. Anche i prezzi petroliferi offriranno preziose indicazioni e quanto a questo ci troviamo in una situazione non dissimile a quella del gennaio 2011. I rischi sul versante geopolitico, politiche monetarie estremamente accomodanti, la preferenza accordata a questo bene (petrolio) da tante istituzioni di primaria importanza, dovrebbero contribuire a mantenere quotazioni petrolifere elevate, nonostante la permanenza di difficoltà nello scenario economico statunitense e cinese e la perdurante crisi del debito europeo.

Quanto alla Cina, fondamentale per l’andamento dei prezzi di molte materie prime, si possono osservare dati contrastanti.

Da un lato abbiamo la conferma di una relativamente buona tenuta dell’economia e della produzione dagli indicatori forniti dai direttori acquisti, dall’altro emergono segnali preoccupanti dai prezzi delle nuove costruzioni residenziali nei principali centri urbani e, in tal senso, i tentativi  del Governo centrale di contrastare i fenomeni speculativi nel settore immobiliare hanno però prodotto un rallentamento dell’attività, situazione che ora intimorisce le autorità stesse e che le vedrà costrette a spingere ulteriormente gli ambiziosi progetti varati  nell’edilizia popolare, per evitare un aggravarsi delle condizioni economiche.

Si può sottolineare che il piano di 36 milioni di appartamenti da costruire, da qui al 2015, sarebbe sufficiente ad accogliere l’intera popolazione tedesca!

L’obiettivo del Governo centrale, pertanto, è duplice e, più precisamente, calmare lo scontento della popolazione per le difficoltà a reperire unità abitative a prezzi ragionevoli e, al tempo stesso, sostenere l’attività di un settore cruciale dell’economia.

Le ripercussioni di una tale politica avranno conseguenze sui prezzi dell’acciaio in tutto il mondo, basti pensare che il settore edile cinese consuma più acciaio di USA, Giappone e Germania messi insieme.