Mercati e Futuro

A più di qualcuno devono essere saltati nervi e stops, stamattina, con il risultato di una catastrofica apertura di settimana per metalli non ferrosi e preziosi. Lo scatto degli stop loss di operatori importanti, almeno si potrebbe pensare viste le conseguenze, rafforzerebbe l’ipotesi rimbalzo a breve, dai minimi del mattino.

Oro quasi a 1.530 $, rame sotto quota 7.000, alluminio sotto 2.200. Piombo e zinco entrambi in zona 1.800 $. Il solo stagno tiene, ma aveva già dato venerdì…

Resistono, tutto sommato, acciaio (le billette del LME sono ormai nella zona 550 che prevedevamo) e petrolio, il cui calo, pur significativo, non è paragonabile a quello di altre materie prime, negli ultimi giorni. Per questo bene siamo ormai prossimi alla quota 75$ che avevamo ipotizzato, per il breve.  Per un riepilogo delle previsioni dei mesi scorsi (ormai tutte realizzate) riguardo a questi beni si vedano gli articoli precedenti o l’archivio.

Attenzione a due cose, per la settimana: la scadenza di fine mese (e trimestre) potrebbe esasperare i movimenti e la presenza di votazioni parlamentari in tre paesi (Finlandia, Germania, Austria) nella seconda parte della settimana, riferite al Fondo europeo di stabilità. Utile anche la rilettura dell’articolo precedente (venerdì 23).

Interessante il fatto che in questo momento tutti i metalli non ferrosi si trovino su valori molto delicati la cui violazione implicherebbe altre drammatiche discese.

Nonostante ciò, pur pensando che le difficoltà non siano finite, dai valori attuali ci attendiamo almeno un rimbalzo, prima di nuove discese, così come per l’euro preferiremmo l’ipotesi di una parziale ripresa del terreno perduto, almeno nella prima partte della settimana, posto che per il futuro continuiamo ad optare per il raggiungimento del valore di 1.2880 (l’andamento ipotizzato nel futuro più lontano, con ipotesi nuove, è riservato ai clienti).

Inutile, a questo punto, parlare di argento, visto ciò che sta succedendo in questi minuti. Per quanto attiene all’oro un rimbalzo significativo prima di nuove discese (in questo caso anche pesanti) è l’ipotesi preferita.

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