PREZZI ACCIAIO, SORPRESE IN ARRIVO, ANCHE IN ITALIA?

L’azione simultanea e combinata di alcuni fattori potrebbe innescare una nuova fase positiva.

Sul mercato siderurgico internazionale stanno agendo, contemporaneamente, i seguenti fattori:

  • il miglioramento del clima economico cinese, chiaramente emerso dai dati più recenti;
  • le conseguenze della catastrofe avvenuta in Brasile presso le installazioni minerarie di Vale (che ha portato alla chiusura o a una diminuita produzione di altre miniere, nel Paese), ovvero minori consegne di minerale;
  • possibili rallentamenti e disagi a produzione e trasporto causati dalle condizioni atmosferiche in Australia;
  • il recente cambiamento negli orientamenti delle politiche monetarie di Federal Reserve e Bce, mentre la banca centrale cinese, invece, già da qualche tempo ha ripreso, con successo, ad adottare nuovi stimoli economici;
  • il rialzo delle quotazioni petrolifere.

Se ai fattori sopra indicati si aggiunge l’attuale atteggiamento psicologico, ovvero il sentimento negativo e pessimistico a proposito del prossimo futuro, unito ad una certa impreparazione del mercato a possibili sorprese, si potrebbe pensare ad una prossima fase fortemente rialzista per le quotazioni siderurgiche, complice anche il fattore stagionale (le stagioni primaverile ed estiva, sono di regola propizie).

Secondo alcune stime, in prospettiva futura ci potrebbe essere un calo fino a 60 milioni di tonnellate per le scorte nei porti cinesi, che porterebbe il mercato nella cosiddetta “zona di pericolo”, innescando uno shock da domanda.

Inoltre, in Cina domani (16 aprile) sarà pubblicato l’indice dei prezzi delle case e se i numeri saranno di nuovo positivi, come nelle precedenti rilevazioni (la nuove case nelle 70 maggiori città cinesi sono tornate a crescere di oltre il 10% annuo), un fondamentale fattore di forza si unirà alle condizioni sopra indicate, aumentandone il potenziale.

I riflessi sul mercato italiano?

Quale potrà essere l’effetto sul mercato italiano, qualora lo scenario sopra ipotizzato (si veda il paragrafo sul mercato cinese) si concretizzi, effettivamente? Sarà come un sasso nello stagno calmo, oppure lascerà intatto l’attuale torpore, senza sensibili conseguenze? Vista l’ampia disponibilità di scorte nelle maggiori imprese nazionali, vista la sanguinosa concorrenza tra centri servizi, nell’immediato l’effetto potrebbe essere blando ma, in prospettiva futura, qualora il migliorato andamento dell’economia cinese dia nuovo impulso alla Germania, rilanciando ulteriormente la produzione industriale italiana (già in leggero recupero), potrebbero esserci  ripercussioni meno effimere di quanto si possa pensare. Anche il recente cambiamento delle prospettive delle politiche monetarie delle maggiori banche centrali, ovviamente, potrà favorire il manifestarsi, inaspettato, di una nuova fase di recupero per la nostra economia dovuta, purtroppo, all’azione congiunta di fattori esogeni e null’altro.   

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