Nichel, prezzi in caduta, prospettive negative

In circa un anno, le quotazioni del nichel alla borsa di Londra sono scese del 50% e ciò sembrerebbe dovuto, secondo le più recenti cronache, all’azione combinata di diversi fattori, destinati, probabilmente a continuare ad esplicare i loro effetti, in futuro.

Da un lato c’è il forte aumento di produzione da parte di alcuni Paesi e, in particolare della produzione indonesiana, che ha avuto una crescita del 50%, già nel 2022. Le attese di forte incremento dell’utilizzo di questo metallo hanno favorito questa intensificazione delle attività di estrazione e produzione, portando oggi, in un contesto mutato, ad una netta prevalenza dell’offerta sulla domanda.

D’altro canto, anche il quadro dal punto di vista della domanda è mutato, perché molti importanti produttori di batterie, nel mondo, hanno spostato la domanda dal nichel ad altri prodotti (ad es. litio ferro fosfato), sia per ragioni di contenimento dei costi che per evitare l’alea dovuta a possibili dipendenze dalla Russia, che produce circa il 10% del nichel. Ciò sta portando ad un sensibile riequilibrio della domanda per la produzione di batterie che, fino all’inizio della guerra Ucraina-NATO/Russia vedeva una netta prevalenza (60-70%) della richiesta di nichel, manganese e cobalto.

Infine, un peso ragguardevole hanno avuto i flussi di capitali speculativi che, a seguito degli sconvolgimenti dovuti alla colossale speculazione sul nichel di marzo 2022, al London Metal Exchange, hanno quindi abbandonato questo metallo, per ragioni di prudenza e timori del ripetersi di simili aberranti vicende.

mg@mercatiefuturo.com

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