Mercati e Futuro

Qualche breve spunto dal nostro Report Acciaio/Ferro, 50 pagine settimanali sul mercato siderurgico internazionale.

I prezzi del ferro sembrano aver raggiunto un top, forse temporaneo, ma una correzione dagli attuali valori sarebbe ragionevole, visti i più recenti sviluppi sui fondamentali del metallo (il Brasile è pronto a soddisfare le richieste cinesi, attenuando rischi e pericoli relativi allo scontro politico e commerciale Cina-Australia). Si veda il grafico del prezzo del ferro trattato negli USA: (…)

La Cina, peraltro, compra materie prime ad un passo sempre più spedito, complice la convenienza dei prezzi di mercato. In questo modo il Paese accumula riserve di beni strategici, che potrà utilizzare in futuro, con diversi vantaggi, tra i quali spiccano i buoni prezzi di acquisto e l’accumulazione di beni che, in un contesto come l’attuale, rappresentano anche un’ottima forma di investimento, trattandosi di valori (i beni reali) che non si possono azzerare, come può avvenire per gli asset cartacei. Si veda, a titolo di esempio, l’incremento di importazioni di carbone, ferro, (…).

Bisogna ricordare, inoltre, che il prossimo mese il Governo approverà le linee strategiche del nuovo piano quinquennale 2021-2025, che prevederà alcuni passi necessari a superare le avversità del futuro contesto internazionale. Oltre a far leva sui consumi interni, sull’investimento in tecnologia, si prevedono forti investimenti in materie prime, allo scopo di evitare che possibili nuovi shock internazionali rendano più complicati gli approvvigionamenti di beni indispensabili. Si prevede, pertanto, un forte incremento degli acquisti diretti, da parte del Governo stesso (National Food and Strategic Reserves Administration), di materie prime essenziali, tra cui ferro, rame, ecc. (…).

PANORAMICA E PREZZI DEL MERCATO ITALIANO

Il mercato è dominato da tensione e confusione e vede, da un lato, i produttori fermi sulla linea degli aumenti di listino richiesti. Spesso questo atteggiamento è irremovibile ed ha portato alcune aziende a non fornire quotazioni per ottobre. A sostegno delle proprie richieste e intenzioni si fa leva sulle tendenze internazionali, sulla scarsità del rottame, sul bisogno dei clienti di ricostituire scorte, sulle scarse pressioni interne da parte dei commerciali, visti i livelli non elevati dei magazzini, sulle potenzialità di ripresa economica.

I grandi utilizzatori, dal canto loro, sono perplessi e scettici, viste anche le difficoltà nel trasferire ai propri clienti gli aumenti dei listini. Quando si può, si preferisce aspettare, confidando nel fatto che, di solito, i mesi di novembre e dicembre sono meno favorevoli e dunque le quotazioni tendono a stabilizzarsi o a calare. Quest’anno, tuttavia, c’è l’incognita derivante dalle conseguenze della pandemia. Gli aumenti recenti, inoltre, non sono stati diluiti nel tempo, ma improvvisi e di ragguardevole entità e, pertanto, sono più difficilmente assimilabili dal mercato.

Queste diverse visioni della realtà, a nostro avviso, sono entrambe corrette.  Alcune contingenze, in effetti, possono legittimare prezzi più elevati. Le quotazioni siderurgiche sono in rialzo, in tutto il mondo, sulla scia di ciò che avviene in Cina; il ferro è sui massimi, il rottame scarseggia, complice la crisi di tante industrie, l’Ilva è ancora fuori gioco, le maggiori economie stanno recuperando dopo il crollo, mentre molti magazzini sono ai minimi. Insomma, nel breve termine, ci sarebbero condizioni favorevoli anche ad uno shock di prezzi. Resta da vedere come i valori su cui il mercato finirà per assestarsi possano essere sostenibili tra non molto, viste le condizioni dell’attuale scenario, denso di inside dal lato economico e finanziario. I prezzi del ferro, poi, potrebbero correggere, rispetto alle attuali quotazioni, dando il la ad un riassestamento verso il basso per le quotazioni siderurgiche, in Italia e nel mondo.

Non abbiamo rilevato differenze rispetto ai prezzi già comunicati nelle scorse settimane.

SI VEDA SOTTO LA TABELLA CON LE NOSTRE RILEVAZIONI

LE NOSTRE RILEVAZIONI DI MERCATO (22/09/2020) IN EURO/TONN

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