METALLI NON FERROSI, TIMIDI ACQUISTI IN UN MERCATO PESSIMISTA

Metalli non ferrosi, qualche timido acquisto all’LME, nelle ultime ore, dopo le pesanti pressioni al ribasso dei giorni scorsi e il mercato ricomincia ad interrogarsi se un cambio di direzione per i prezzi sia ormai prossimo, oppure se si tratti, di nuovo, di una pausa prima di altre vendite.

I metalli non ferrosi appaiono incapaci di reagire ai fattori positivi (politica espansiva in Cina, fasi di ribasso del dollaro) e sono ormai da un mese oggetto di costanti vendite. Il rame si trova i n prossimità di quota 5.700 $, minimo da tre mesi, mentre gli operatori osservano con preoccupazione la forte crescita delle scorte, in un contesto di debole domanda cinese; l’alluminio è in area 1.700 $, zona minimi del 2014. In quest’ultimo caso il mercato guarda ora alla possibile riduzione delle tariffe doganali cinesi sull’export ed alle inevitabili conseguenze sui prezzi. Anche sul nichel sono tornate le vendite, dopo il recente rimbalzo legato a fattori tecnici riferibili al mercato cinese e nonostante il recentissimo calo delle scorte.

Non migliori le situazioni di zinco e piombo, con il primo metallo in area minimi da inizio aprile, a 2.080 $ e il piombo, che a fatica recupera dal minimo poco sotto quota 1.800 $, livello toccato in precedenza a fine marzo.

Oltre al pesante deterioramento dei fondamentali specifici, a livello di scenario generale, i metalli industriali soffrono anche per le tensioni legate alla irrisolta crisi greca, che promette importanti sviluppi a breve ed altrettanti rischi per l’andamento dei mercati.

I prezzi dei metalli, peraltro, si mantengono perfettamente all’interno dei valori da noi pronosticati tra fine 2014 e gennaio 2015, nei Report Annuale/mensili, con previsioni a 12 mesi, da anni punto di riferimento per tante industrie del settore.

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