Prezzo del Ferro, scenario molto difficile

I mercati delle materie prime che si muovono a senso unico, facendo notizia per le loro quotazioni sembrano ormai un ricordo lontano. Il mercato delle commodities oggi è diventato selettivo e appare ancora piuttosto fragile. Dominano i fondamentali specifici di ciascuna materia prima e, tra queste, non sono in molte ad avere un quadro positivo dei fondamentali stessi.

FERRO

Sul mercato del ferro prevale il pessimismo. Dopo il sensibile recupero delle quotazioni della scorsa settimana, che aveva riportato il metallo al di sopra dei 50 $, nemmeno le nuove misure di stimolo comunicate dalla Cina  (taglio della riserva frazionaria) hanno rassicurato gli operatori e i prezzi sono di nuovo in calo.

Il metallo è reduce dal minimo assoluto dei primi di aprile, in area 46 $, livello più basso dal 2004-2005. Nonostante ciò un prevalente pessimismo si è diffuso tra operatori del settore ed analisti.

Gli analisti di Goldman Sachs hanno una visione decisamente negativa  sul futuro di questo metallo, nei prossimi quattro anni, ipotizzando quotazioni decrescenti da 52 a 40$, nelle loro previsioni di lungo termine. E non sono i soli. Come noto, Citibank formula un’ipotesi simile, prevedendo la fine dell’età del ferro.

Il fattore chiave resterà la Cina che, tuttavia, è alle prese con l’arduo tentativo di mutare il proprio modello di sviluppo, orientandolo verso i consumi e gli investimenti privati.

Questo settore, più di altri, sta scontando gli eccessi del passato (anche recente) e, con una capacità ed un potenziale produttivo molto lontani dalla realtà dei consumi reali, potrebbe essere ancora molto lontano dal punto d’equilibrio tra domanda e offerta.

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