Metalli non Ferrosi, Preziosi, prospettive a breve termine
Pubblichiamo qui alcune analisi/previsioni tratte dai nostri Report sui metalli non ferrosi di Domenica 19 aprile.
Mercati di nuovo in tensione questa settimana, a causa della crisi greca e di una sua possibile evoluzione pesantemente negativa, a breve. Ciò ha favorito prese di beneficio e fatto uscire allo scoperto i ribassisti che hanno preso di mira indici azionari titoli di stato di alcuni Paesi europei. Il dollaro è tornato a indebolirsi e l’euro ne ha approfittato, riportandosi oltre quota 1.0800. Qualche influsso sul cambio euro-dollaro è giunto dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di Atlanta, secondo il quale il contesto economico attuale, ancora confuso, non dovrebbe portare a decisioni di particolare importanza, nella politica monetaria americana.
I mercati delle materie prime maggiormente legate al ciclo economico, tuttavia, hanno recuperato posizioni, nonostante le tensioni in atto e sull’onda del rimbalzo dei corsi petroliferi. Nel settore dei metalli industriali, degno di nota il rimbalzo dei prezzi dell’Alluminio (sia primario che secondario), di nuovo sensibilmente sopra 1.800 $, così come l’ennesima pesante caduta dei prezzi dello Stagno. Quest’ultimo metallo ha avuto una performance di -30% da inizio anno e le quotazioni LME sono ormai ai minimi da ottobre 2009. Il momento per lo stagno è davvero pessimo, a causa del deterioramento dei fondamentali e la speculazione ne ha subito approfittato, avendo buon gioco, anche grazie alla bassa liquidità che contraddistingue il mercato di questo metallo.
Ancora buono il tono di zinco e piombo, premiati dai compratori dalla scorsa settimana, grazie ad un positivo scenario che, secondo alcuni esperti, è destinato a influire con decisione sui corsi 2015 di questi due metalli. Il nichel ancora langue sui minimi per il rapporto domanda-offerta globale che risulta ancora afflitto da un eccesso di materia prima, senza che si possano ancora scorgere segnali incoraggianti per il futuro. Il rame non è più il preferito dai traders, che in questo momento preferiscono seguire altri temi ritenuti più interessanti, ma riesce a mantenersi al di sopra dei 6.000 $ e di segnare buoni spunti nel corso delle sedute di borsa.
I preziosi hanno colto l’occasione per un rimbalzo dei prezzi nella situazione greca e potrebbero continuare la tendenza, nel breve termine, tenuto conto anche, su un altro versante, dell’attenuazione delle prospettive d’irrigidimento della politica monetaria statunitense. Con la riunione della Federal Reserve fissata per il prossimo 29 aprile, oro e argento potrebbero nuovamente esser visti con favore dai traders, i quali potrebbero scommettere su un esito della riunione della Banca centrale americana favorevole ai preziosi (e alle materie prime) e negativo per i corsi del dollaro.
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PREZZI LME A 3 MESI
“Alluminio primario:
Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
1.860 e 1.795 $.
Alluminio secondario:
Il range ipotizzato dai nostri sistemi a breve è di
1.830 – 1.755 $.
Rame:
Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
6.250 e 5.900 $.
Nichel:
Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
13.300 e 12.500 $.
Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili.
Zinco:
Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
2.260 e 2.210 $.
Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili.
Piombo:
Riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra:
2.075 e 2.020 $.
Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili.
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