EURO-DOLLARO, quale futuro? Breve nota d’aggiornamento

Nella brevissima nota dello scorso 10 novembre segnalammo la possibilità e probabilità che la discesa dell’euro fosse terminata in area 1.2400. Da allora il minimo assoluto di 1.2360 è rimasto intatto ed il cambio ha iniziato un rimbalzo, lento e non particolarmente ampio, mentre tanti traders si interrogano sulle potenzialità del medesimo.

Spenderemo dunque qualche parola anche per i lettori del Blog, confermando la nostra ipotesi di fine discesa, indicata il 10 novembre scorso.

Quale potenziale rialzista, dunque, dai valori correnti?

Stando alle nostre analisi potrebbe essere più ampio di quello ribassista ma, in ogni caso, non di particolare entità. Vedremmo bene, in tal senso, l’area 1.2800 (1.2880), come limite in senso rialzista, restando dell’opinione che, nella opposta direzione, i recenti minimi possano continuare a restare intatti.

In breve, riteniamo probabile che, le quotazioni si mantengano in una fascia di valori compresa tra 1.2400 e 1.2800.

Ciò fino a fine anno e compresa l’ipotesi di un qualche aumento della volatilità tra la seconda metà di dicembre e i primi di gennaio quando, di regola, la liquidità tende a diminuire, consentendo agli operatori più ampio margine di manovra.

Qui ci fermiamo per quanto attiene ai lettori del blog, le nostre ipotesi su questo cambio, per l’anno 2015, sono già state formulate, ma restano riservate, in via esclusiva ai nostri clienti.

Invitiamo, pertanto, gli imprenditori e dirigenti che quotidianamente che ci leggono, ad una prova gratuita e senza alcun impegno della nostra reportistica in materia di Euro-Dollaro, cambi, preziosi, petrolio WTI.

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