Metalli non ferrosi: breve nota delle 21:30

Netto recupero dei prezzi per tutti i metalli, con volumi robusti, in un clima notevolmente migliorato dopo le forti vendite dei giorni scorsi. Borse in recupero ed una ripresa dei corsi dei bonds italiani e spagnoli hanno contribuito con decisione a spingere le quotazioni dell’euro, manifestando così qualche ripresa del tono della propensione al rischio, dopo le rinnovate tensioni sulla crisi europea e sulle prospettive dell’economia internazionale.

Un positivo sentimento d’attesa per i dati economici cinesi di domani è prevalso ed al tempo stesso aspettative di un nuovo allentamento della politica monetaria cinese a breve (anche se una cosa dovrebbe negare l’altra, ma non sottilizziamo…).

Cosa è cambiato? Assolutamente nulla, a nostro avviso. Rumore quotidiano atto a ribilanciare mercati contraddistinti ormai da tanto tempo da un andamento schizofrenico, fatto di bruschi cambiamenti d’umore basati spesso sulla news del momento. Nei giorni scorsi era stata la volta del ribasso, anche per i prezzi dei metalli, con forti vendite, ed oggi riappare il sereno. Nulla è mutato, tuttavia, nelle condizioni dello scenario economico-finanziario sottostante, le uniche destinate ad influenzare l’andamento dei corsi, nel più lungo periodo.

In via eccezionale, abbiamo deciso di pubblicare qui alcuni stralci dalle nostre previsioni settimanali attuali, terminate Domenica scorsa ed inviate ai soli clienti.

Scenario

“(…) la crisi del debito in zona euro non è destinata a rientrare presto; ci attende con ogni probabilità un lungo periodo di difficoltà che vedrà al centro dell’interesse la situazione di Spagna e Italia. Gli sviluppi nel nostro Paese saranno decisivi per la tenuta politica della situazione nell’Unione e, più in generale, saranno il fattore di rischio economico più forte, a livello internazionale (…).

(…) La situazione in Asia non vedrà sviluppi particolarmente fortunati; continuerà a permanere una situazione economica tendente alla debolezza che costringerà i governi (soprattutto quello cinese) a nuovi interventi per spingere l’economia e tentare di compensare il declino della congiuntura europea (…).

Prezzi LME a 3 mesi

ALLUMINIO: (…) La netta discesa dei corsi petroliferi continua a pesare sui prezzi. Allo stato attuale ci attendiamo che quota 2.180 $ possa frenare le potenzialità rialziste mentre, in direzione contraria, sarà verosimilmente il valore di 2.030 a continuare ad attirare i traders creando un argine ad ulteriori discese tra 2.080 e 2.030.

RAME: (…) Verso il basso i supporti in area 8.200-8.090 dovrebbero contenere le discese. Allo stato attuale una discesa dei corsi almeno fino a 7.800 $ è l’ipotesi che preferiamo, in base ai dati dell’economia, ma il predominante fattore finanziario potrebbe continuare ancora a lungo nella sua azione distorsiva degli andamenti di borsa.

NICHEL: Uno scatto delle quotazioni, nelle ultime battute delle contrattazioni settimanali, quasi certamente frutto di ricoperture di posizione, ha consentito un netto recupero dei prezzi ed una chiusura di settimana sopra quota 18.000 $. Livelli in area 18.800-19.200 dovrebbero continuare a frenare le potenzialità rialziste e su questi livelli (…).

ZINCO: (…) Allo stato attuale, riteniamo che ci possa essere un tetto alle quotazioni in area 2.060-2.090$. In discesa, al contrario, valori prossimi a 1.980 $ dovrebbero attirare nuovi acquisti.

PIOMBO: (…) Riteniamo che ci possa essere un tetto alle quotazioni in area 2.100-2.120$.

STAGNO: Ci attendiamo un andamento tra i valori di 22.000-23.200$ (…)”.

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