Materie prime e valute, nota delle 08:30
Brusca caduta delle quotazioni dell’euro, nel pomeriggio di venerdì, a causa dei nuovi downgrades di certi paesi europei, tra cui il nostro. S’interrompe bruscamente il rimbalzo (non credevamo ad un cambio di direzione) ed era evidente, a nostro avviso, che i mercati aspettavano solo una buona scusa per vendere. La situazione si complica ulteriormente. Il cambio euro/dollaro è stato ad un passo dal nostro obbiettivo di 1.2560, ormai a portata di mano. Non possiamo rivelare gli obbiettivi successivi per il 2012 in quanto riservati ai nostri clienti, ma invitiamo i lettori a richiedere prova gratuita dei servizi (riservati ad imprenditori, dirigenti d’azienda, professionisti) a:
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Quanto alle materie prime più legate ai cicli economici ed a certi cambi, occorre prudenza. Oggi è giorno festivo negli USA e tra breve inizieranno le lunghe festività per il nuovo anno lunare cinese, cosa che comporterà l’assenza sul degli operatori di quel Paese dal mercato. Difficile immaginare che i cinesi assumano iniziative importanti sul mercato, nell’imminenza delle festività. Visti gli ultimi dati economici e soprattutto il più recente rilevamento dell’inflazione in Cina, un taglio dei tassi o riduzione della riserva frazionaria, già a breve termine, appare più probabile. Nel caso, si confermerebbe ancora meglio un quadro previsionale tracciato, con notevole anticipo, nella scorsa estate.
Il nostro sentimento sui metalli industriali e petrolio, nel brevissimo, predilige nuova debolezza, in linea con i dati economici cinesi, lo scenario finanziario e le prospettive dell’euro, a breve termine.
Quanto alla nostra moneta, infatti, ribadiamo il target di 1.2560 e pensiamo che eventuali rimbalzi possano fermarsi non oltre quota 1.2820. Le tappe verso l’obbiettivo ribassista potranno essere raggiunte una volta violata quota 1.2620 ed il successivo livello di 1.2586.
Ulteriori precisazioni sul futuro sono riservate ai clienti.
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