Petrolio, rame, alluminio, oro e mercato valutario, brevi note

Il prezzo del petrolio WTI è andato oltre il livello di 90-91 $ contraddicendo la nostra più recente ipotesi e si è portato fino a sfiorare 95. Nel brevissimo termine ipotizziamo un ritorno in zona 92 mentre, per i prossimi tempi, occorrerà valutare anche l’opzione di un ritorno oltre i 95$ che riaprirebbe la strada verso quota 100-102 $.

Il rame si è fermato esattamente dove avevamo previsto (7.800 $) e vogliamo ribadire la nostra opinione dello scorso 10 ottobre:

“(…) Ci attende un ultimo trimestre 2011 di forte volatilità, ma da qui a fine anno ci sono discrete probabilità che il movimento resti tra quota 6.500 e 7.800. Verso l’alto è molto importante la tenuta della resistenza a quota 8.080. L’altra eventualità con un certo grado di probabilità di realizzarsi è di nuovi minimi tra 5.500 e 4.700 $, ma a nostro avviso ha minori possibilità di realizzarsi”.

Quanto all’alluminio, dopo aver correttamente pronosticato l’andamento dei corsi, durante l’anno, ricordiamo anche la nostra ipotesi per fine 2011, di un prezzo di circa 2.200 $.

Sul mercato valutario, tralasciando l’euro di cui abbiamo parlato spesso, ci preme notare la rinnovata forza di yen e franco svizzero, che sembrerebbe decisamente preludere ad una continuazione del movimento rialzista, sfidando così apertamente le banche centrali giapponese e svizzera cui, dopo reiterati interventi verbali negli ultimi giorni, alla fine non resterà che agire nuovamente. Ci continuiamo ad interrogare sul significato della più recente forza di queste due valute, così importanti nel panorama generale dei mercati e da sempre attendibili indicatori della propensione/avversione al rischio…

L’oro si porta ad un passo dalla resistenza di 1.695-1.700 $ la cui violazione potrebbe proporre un ritorno del prezzo del metallo giallo in zona 1.750 anche se, dal nostro punto di vista, non comprometterebbe lo scenario ribassista per il futuro, che continuiamo a preferire.