METALLI NON FERROSI, MERCATO VIVACE, LE ATTESE POSITIVE PREVALGONO

Terminate le festività cinesi il mercato riparte, tornano gli acquisti.

Prezzi in ripresa per i metalli non ferrosi, alla ripresa delle contrattazioni sui mercati cinesi, dopo una settimana di festività. Il mercato promette bene e prevalgono le attese positive.

I traders stanno acquistando, a Shanghai come a Londra, sulla base di una visione ottimistica delle prospettive dell’economia internazionale, ma anche per una interpretazione positiva di alcuni fatti relativi ai fondamentali specifici di ciascun metallo.

RAME

Rame in denaro e ormai non lontano dai massimi dell’anno, con elevate probabilità di rivedere, a breve termine, i 7.000$, al London Metal Exchange (valore intatto dall’estate 2014); i traders di Shanghai, peraltro, sembrerebbero ormai aver messo nel mirino quota 60.000 yuan, livello toccato l’ultima volta nell’estate 2012 (USD/CNY 6,58 – EUR/CNY 7.80).

A sostenere la tendenza ci sono nuovi acquisti speculativi sulla base della scommessa circa possibili carenze di metallo sul mercato cinese, anche per le nuove restrizioni imposte dalla Cina all’import di rottame. A sostenere l’impostazione rialzista del rame concorre anche la notizia dello stop all’export di minerale imposto dalle autorità congolesi ad alcune imprese cinesi operanti nel Paese.

ALLUMINIO

L’alluminio potrebbe essere in procinto di spiccare il volo verso i 2.200 $, dopo il recente periodo di consolidamento a seguito dei rialzi della primavera-estate, che lo hanno portato in un area di massimi pluriennali. I tagli produttivi in Cina ed alcuni altri fattori (che stanno spingendo anche i prezzi dei ferrosi) ne sostengono i corsi, da qualche tempo, come spieghiamo, in dettaglio, nelle nostre reportistiche.

NICHEL

Il Nichel, nelle ultime sedute di borsa è nuovamente in tensione, dopo i recenti cali e le tante false partenze di un anno teso e volatile. Il metallo ha visto subito copiosi acquisti al ritorno al lavoro dei traders cinesi, dopo le festività. Ciò, nonostante la debolezza di acciaio e ferro, negli ultimi giorni. Il comportamento sul livello di 11.200-11.500$ dirà di più e meglio sulla possibilità per questo metallo di tornare in area 12.000$, cui potrebbe far seguito una evoluzione ulteriormente positiva.

Ricordiamo sempre la particolare situazione di questo metallo, da inizio anno, per la presenza di variabili legate alla politica economica e ambientale in importanti Paesi produttori (Filippine, Indonesia). Tali variabili continuano a influire, una settimana dopo l’altra, secondo l’andamento delle vicende nelle due nazioni citate.

ZINCO

Particolare la situazione dello Zinco, la cui recente ripresa è da attribuirsi, da un lato, a rinnovate attese di possibili squilibri domanda-offerta ( in particolare chiusure di siti minerari), ma anche ad un anomalo andamento dei prezzi delle diverse scadenze contrattuali LME, così come alle più recenti cronache, che riferiscono di una posizione dominante (un unico operatore deterrebbe ben più della metà delle scorte disponibili) sul mercato londinese, con conseguenze facilmente immaginabili sulla dinamica dei prezzi.

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