Ilva e dintorni, a cura di Claudio Frascella

Con grande piacere diamo il benvenuto su questo blog a Claudio Frascella, giornalista tarantino con cui siamo in contatto da qualche tempo per gli aggiornamenti sulla situazione dell’Ilva, che seguiamo con grande attenzione. L’articolo che segue tocca diversi temi e riporta di alcuni recenti sviluppi in proposito. Siamo onorati di questa collaborazione che confidiamo possa diventare un appuntamento fisso, per parlare di Taranto e dell’Ilva. A fondo pagina una breve presentazione dell’autore.

 

Bloccato il trasferimento del “polverino” in Sicilia

«Il ‘polverino” proveniente dall’Ilva di Taranto non sarà più diretto a Melilli». Lo conferma in una nota Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, spiegando che «la decisione dei commissari dell’azienda è pienamente coerente rispetto a quanto affermato tempo addietro, vale a dire che il trasferimento dei rifiuti industriali non pericolosi provenienti dallo stabilimento tarantino al centro “Cisma Ambiente”, sarebbe stata solo una soluzione temporanea, comunque avvenuta in piena sicurezza e trasparenza».

«Sono state ascoltate in questi mesi con attenzione – ha dichiarato inoltre Galletti – le preoccupazioni della comunità della provincia siracusana, in cui già insiste un complesso Sito d’interesse nazionale da bonificare: la delicatezza ambientale di quel territorio mi ha spinto a chiedere alla gestione commissariale dell’Ilva di accelerare quanto più possibile la conclusione delle procedure».

 

Altro triste primato: è tarantina la metà dei deceduti pugliesi per esposizione all’amianto

Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, si rivolgerà alla Corte Europea per i Diritti dell’uomo. «Inconcepibile che lo Stato continui a ignorare il numero elevato di casi di tumore registrati e i morti», ha dichiarato Bonanni durante un seminario organizzato con l’Ordine degli Avvocati di Taranto.

«Prima di ogni cosa – ha proseguito il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – occorre smettere di inquinare con amianto e gli altri cancerogeni, diversamente la strage continuerà anche nei prossimi anni, tenendo conto dei tempi di latenza. Quanti sono esposti di oggi saranno i malati e, purtroppo, i morti di domani».

 

Ilva, sindacati chiedono l’acqua per gli operai

«Nello stabilimento siderurgico Ilva manca l’acqua per gli operai!». Lo riporta una nota di Fiom, Fim e Uilm inviata all’azienda. «A seguito di numerose segnalazioni pervenute dai lavoratori – scrivono i sindacati – abbiamo constatato la mancanza di bottiglie di acqua minerale nei diversi reparti oltre che nei magazzini, mancanza apparentemente dovuta ad un blocco delle ordinazioni». I sindacati hanno così chiesto un incontro, invitando l’azienda a procedere al ripristino della fornitura di acqua («prodotto di prima necessità per i lavoratori»).

 

Nuova Siet, Inps copertura contributiva: altra udienza

Nuova udienza per i lavoratori della ex “Nuova Siet” di Taranto. Dal 2011 i dipendenti attendono da parte dell’Inps il riconoscimento della copertura contributiva mai versata dall’Ilva. Non solo, altra istanza dell’ex “Nuova Siet”, : la quantificazione del danno salariale subito, una storia cominciata circa venti anni fa e aggravata dal dramma abbattutosi slle famiglie di decine di operai, nel frattempo deceduti per malattie probabilmente legate all’ex ambiente di lavoro.  L’Inps, intanto, ha emesso cartelle esattoriali per il recupero dei contributi non versati, al momento importo sembra essere stato recuperato.

 

Siderurgico, Confindustria: «Fatture liquidate all’indotto»

L’Ilva si è impegnata nei giorni scorsi al pagamento delle fatture delle aziende dell’indotto. La promessa non placa, però, le accese polemiche tra Confindustria e i sindacati dei metalmeccanici. La Fiom-Cgil ha scritto ai commissari straordinari chiedendo un tavolo di confronto per discutere la questione. L’Ilva, dal suo canto, ha risposto tempestivamente dando garanzie sul pagamento delle fatture correnti. L’annuncio lo hanno fatto le stesse organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, con un comunicato comunque polemico nei confronti dell’iniziativa di Confindustria, rea, secondo i sindacati, di aver manifestato rischi per il pagamento delle tredicesime convocando un vertice.

 

Repubblica, viaggio nel cuore dell’acciaio

«La stella cometa in cima ai cento metri dell’Altoforno 5 è spenta. Il gigante è fermo da due anni», scrive Marco Patucchi, inviato del quotidiano Repubblica. «”Mi piange il cuore a vederlo così… meglio andare a guardare i tre altoforni più piccoli, quelli che sono in funzione”», prosegue il reportage. «Oggi lavorare all’Ilva è come appartenere ad un’altra patria, un’enclave abitata da undicimila lavoratori: cinquanta chilometri di strade, duecento di ferrovie e di nastri trasportatori, un porto, un’intera flotta di navi: quindici chilometri quadrati di territorio che, un tempo, erano cuore e anima della città. Ora vergogna e maledizione. «“I compagni di scuola ai nostri figli – prosegue Patucchi, nel raccogliere lo sfogo di un dipendente – ogni tanto chiedono se è vero che i loro papà uccidono i bambini…”, racconta un operaio davanti alla mensa. E chissà se è solo una battuta amara la sua o se, davvero, si è arrivati a questo punto”».

Sindacati, cancellato sciopero del 24 e del 31 dicembre

I sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, hanno raggiunto un’intesa con l’Ilva per quanto riguarda le misure di sicurezza sul lavoro da adottare nell’Acciaieria. Gli stessi sindacati non aderiranno allo sciopero del 24 e 31 dicembre indetto dal sindacato usb. Sempre Fim, Fiom e Uilm, in occasione dell’incontro con rappresentanti del siderurgico, hanno inoltre discusso dei problemi che insistono nel reparto Grf.

 

 

Claudio Frascella

 

 

Claudio Frascella, giornalista tarantino, ha collaborato con numerose testate giornalistiche, anche nel settore radiotelevisivo. Fra le maggiori esperienze, quelle con i quotidiani Corriere del Giorno di Puglia e Lucania e Nuovo Quotidiano di Puglia.

http://www.claudiofrascella.it/