EURO-DOLLARO e mercati dopo la Fed, brevi spunti dai nostri Report

Euro-Dollaro e mercati, brevi spunti dai nostri Report

Continuiamo a riproporre e confermare, pertanto, la nostra idea di un possibile massimo al rialzo dell’euro, in area 1.1800 e, in senso inverso, di un probabile limite alla discesa in zona 1.0800-1.0500.

Questi valori, come noto da tempo, a nostro avviso dovrebbero contenere l’andamento futuro del cambio. Si tratta della previsione contenuta nel nostro Report mensile di giugno, ritenuta valida fino a fine 2015. Per il momento essa ha efficacemente contenuto i movimenti del cambio, così come in precedenza la previsione annuale (Report annuale) di gennaio 2015 e i successivi Report mensili.

Commento

La pesante reazione dei mercati, dopo l’esito della riunione della Federal Reserve americana, disorienta i traders. Borse in discesa e titoli di stato in rialzo, a seguito della decisione di lasciare i tassi invariati; dollaro in calo, a nuova conferma di una correlazione nata di recente (o sarebbe meglio dire rinata) che vede la valuta statunitense in ritrovata sintonia con i movimenti dei mercati azionari, contrariamente a quanto avveniva da molti anni.

L’euro ha continuato ad apprezzarsi, mentre le materie prime sono state oggetto di vendite. Oro e argento, al contrario, recuperano posizioni.

I mercati finanziari, probabilmente, hanno visto nella cautela della Federal Reserve il perdurare delle preoccupazioni nate dalla crisi cinese, segnale che i rischi per il futuro non sono finiti.

Oppure, i mercati stessi erano semplicemente in attesa di prendere beneficio ed avrebbero reagito nello stesso modo, anche con un esito diverso della riunione della Fed. Tra l’altro, con poco tempo a disposizione, per l’imminenza del fine settimana, sembra ragionevole che le prese di profitto abbiano prevalso e, al tempo stesso, non ci siano state da parte degli operatori nuove iniziative di particolare importanza.

Dovremo attendere le prossime settimane, per valutare meglio le reazioni a freddo, soprattutto in occasione della diffusione dei più importanti dati del calendario economico internazionale. L’attenzione dei traders, in questo senso, sarà soprattutto per i prossimi dati americani (che guideranno la Federal Reserve nella politica monetaria, come riaffermato ieri), per i numeri dell’economia cinese e possibili nuove iniziative di stimolo in Cina.

(…)

La prossima settimana avrà un calendario economico di un certo interesse. In primo luogo saranno resi noti gli indicatori PMI di Paesi fondamentali come Cina, Stati Uniti, Zona Euro, Germania, Francia. Quindi saranno pubblicati i dati americani su vendite immobiliari, ordini di beni durevoli, PIL, richieste settimanali di sussidio di disoccupazione. Di una certa importanza la rilevazione dell’indice tedesco IFO, anche in relazione a possibili riflessi sull’andamento del tasso di cambio euro-dollaro. La crisi cinese ci ha fatto dimenticare la Grecia, ma occorre rammentare anche che Domenica 20 settembre si voterà per l’elezione del Parlamento greco.

Il cambio euro-dollaro continua a mantenersi all’interno dei valori massimo-minimo indicati dai nostri Report. 

Per una prova gratuita del Report Euro-Dollaro, contattate:

mg@mercatiefuturo.com

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Il tasso di cambio euro-dollaro è di duplice interesse per i nostri clienti. Da un lato esso viene in considerazione, in via indiretta, come indicatore di tendenza, in quanto legato da inversa correlazione rispetto ai prezzi delle materie prime, dall’altro esso è di grande importanza per le aziende legate al commercio con l’estero e costrette, pertanto, ad acquisti e vendite di valuta.