Metalli non ferrosi, i fattori negativi per il futuro dei prezzi

Il sentimento del mercato si sta deteriorando per la situazione geopolitica internazionale e, verosimilmente, i mercati diventeranno più vulnerabili anche ad altri fattori di rischio potenzialmente molto negativi che già in precedenza connotavano lo scenario e che sono ora emersi in modo più evidente.

Dal punto di vista politico i rischi più evidenti sono da un lato quelli del contagio ad altri paesi arabi, dall’altro quello della possibile diffusione dell’instabilità anche fuori dall’area attualmente interessata ed a paesi di peso molto maggiore nello scacchiere economico e politico internazionale.

Ricordiamo anche che i recenti sviluppi geopolitici si stanno svolgendo in un contesto di sempre più evidente crescita inflazionistica che ha già armato la mano delle banche centrali nei paesi BRIC e presto potrebbe fare la stessa cosa con Bce e Fed. Il fenomeno più preoccupante, tuttavia, resta la futura dinamica delle manovre monetarie cinesi.

Altro fattore di pericolo è costituito dalla crisi del debito in zona euro che potrebbe riservare nuovi sviluppi. Anche la situazione delle scorte e la possibilità di un recupero delle quotazioni del dollaro sono da ascrivere ai fattori potenzialmente negativi per il futuro dei prezzi dei metalli. I compratori cinesi, inoltre, ai valori correnti preferiranno, verosimilmente, continuare ad avere un atteggiamento di prudente attesa.

Il fattore investimenti e speculazione, peraltro, avrà un peso decisivo negli sviluppi futuri e ricordiamo che sono emerse posizioni dominanti o comunque di grande rilievo da parte di istituzioni bancarie e finanziarie sulle scorte LME.

Infine, bisogna tenere presente che le scorte non ufficiali ed in particolare le cosiddette “bonded stocks” sono state e sono in continuo aumento (anche mentre le scorte ufficiali di borsa erano in calo) legittimando interrogativi sui consumi effettivi di metalli (in particolare rame) da parte della Cina. In altre parole, l’euforia degli ultimi due trimestri sui metalli di base potrebbe avere un’origine prevalentemente finanziaria più che ragioni legate ad uso e consumi reali.

Quali invece i fattori ancora positivi per i prezzi dei metalli, nel futuro? Appuntamento alle prossime note…