Dollaro e mercati, una precisazione importante

Una precisazione sul dollaro, a questo punto, è d’obbligo. Qualora in agosto si verifichino tensioni sui mercati legate alla situazione del debito USA, altamente incerto ed imprevedibile sarà il comportamento del dollaro, verosimilmente soggetto a contemporanee pressioni contrarie di elevata intensità. Da un lato, infatti, nelle fasi di turbolenza dei mercati, il dollaro tende a rafforzarsi, nella sua funzione di valuta di riserva del sistema (comunque la più liquida ed accettata ed in tal senso “bene rifugio”) anche se le correnti d’acquisto verso il dollaro, in simili circostanze, non sono il risultato di scelte da parte degli operatori, ma di un’inevitabile necessità. Vero è che, nel caso di specie, sarebbero proprio il debito statunitense e di conseguenza il valore della moneta americana al centro della crisi e ciò rende qualsiasi previsione altamente incerta. Si potrebbe pensare ad una forte discesa del dollaro, ma anche ad una sua successiva e sensibile ripresa, in assenza d’alternative, una volta che il mondo sarà fuori dall’occhio di questo (per ora ancora ipotetico) ciclone. Stessa sorte potrebbe toccare alle commodities: prima a uno shock di prezzo e poi un ritorno alla realtà, secondo le prospettive della domanda reale e dei consumi, nel mondo.