Dati economici italiani, il nuovo Osservatorio

17° Osservatorio trimestrale
sui dati economici italiani

L’Osservatorio trimestrale è liberamente scaricabile al LINK

Comunicato stampa 16 febbraio 2015

Rallenta il debito, ma l’Italia non cresce

Il 2014 si chiude con un debito pubblico di 2.135 miliardi, in aumento di 66 rispetto al 2013 quando era aumentato di 79 miliardi sull’anno precedente. Forte ripiegamento del debito a dicembre, ben 25 miliardi in meno, ma si tratta di un maquillage ricorrente di fine anno; salirà nuovamente a 2.161 miliardi già a partire dalla rilevazione di gennaio 2015.
L’Italia si mantiene in recessione, il 2014 si conclude con un -0,4% del Prodotto interno lordo e con un IV trimestre invariato; sono ormai 14 trimestri, ben 3 anni e mezzo, che non appaiono segni positivi di crescita e da allora il nostro PIL ha perso nove punti e mezzo percentuali. Nemmeno la modifica del metodo di calcolo del PIL, con l’inclusione delle attività illegali, è riuscito ad arrestare la spirale negativa del nostro sistema produttivo.
Timidi segnali di miglioramento sul mercato del lavoro: scende al 12,9% la disoccupazione e aumenta il tasso di occupazione al 55,7%; anche gli inattivi aumentano, segno di una rinnovata fiducia e volontà di rientro fra la popolazione attiva. Le ore di Cassa integrazione nel 2014 sono state 1.112 milioni, seppur in calo rispetto ai 1.182 milioni di ore del 2013 restano a livelli elevati e corrispondono a una disoccupazione aggiuntiva del 2,2% che porta l’Italia a oltre il 15% di senza lavoro.
Pur riscontrando alcuni segnali di miglioramento il quadro d’insieme resta ancora molto fragile; il 2015 potrebbe anche essere l’anno di svolta, ma senza le riforme e un abbassamento delle tasse la ripresa rimarrà anemica.In questo numero:
  • Il Maquillage dei conti di fine anno
  • I derivati di Stato, perdite per quasi 30 miliardi
  • Quanto rende investire in BOT
  • Deflazione importata e consumi interni
  • Più occupati e più inattivi: riprende la voglia di lavorare?
  • Grecia: distrazione momentanea o prova in costume?
  • Perché il QE non avrà effetti sulla crescita economica
Stime debito pubblico per il mese di gennaio 2015
I modelli previsionali della Mazziero Research stimano un debito pubblico per il mese di gennaio 2015 compreso in una forchetta tra 2.155 e 2.166 miliardi, con un minor grado di confidenza è possibile attendersi un debito intorno a 2.161 miliardi. Dati di dettaglio sul documento pubblicato
Pubblicazione: Quaderno di Ricerca – Anno 5, Numero 1 – ISSN 2283-7035
Titolo: Italia economia a fine 2014
Argomento: Osservatorio trimestrale sui dati economici italiani
Pagine: 52
Autori: Maurizio Mazziero, Leonardo Baggiani, Andrew Lawford e Gabriele Serafini.

Estratto: Indagine della salute dell’Italia attraverso l’analisi dei dati economici ufficiali; lo studio riassume e compara la situazione del debito pubblico, dello stock di Titoli di Stato, delle Riserve ufficiali, del Pil, dell’inflazione e della disoccupazione delineando una visione d’insieme del Sistema Italia.
Come scaricarlo
Lo studio è disponibile nel sito Mazziero Research nella sezione “Osservatorio Debito Pubblico” oppure direttamente a questo LINK
Per consultare i numeri precedenti:
Indice degli Osservatori trimestrali sui dati economici italiani

Per informazioni rivolgersi a Maurizio Mazziero mmazziero@gmail.com