Metalli Ferrosi: gli operatori cinesi ora usano il ferro a garanzia dei prestiti bancari
Di frequente, negli ultimi anni, fattori diversi dalla domanda per consumi (e di carattere soprattutto finanziario) hanno influito sui mercati di varie materie prime, distorcendone i prezzi e, spesso, generando false ed ingannevoli apparenze. Oggi è la volta del ferro ed in proposito riportiamo il breve spunto che segue, tratto dal nostro ultimo Report settimanale sul mercato dell’acciaio:
“(…) La scorsa ottava ha nuovamente confermato la perdurante debolezza del mercato dell’acciaio e, come già esposto nel precedente elaborato, anche il ritorno all’attività degli operatori cinesi, dopo la fine delle festività del nuovo anno lunare, non ha prodotto benefici alle quotazioni. In Cina le condizioni del credito a favore delle aziende hanno costretto queste ultime a costituirsi delle garanzie per fare fronte ai prestiti a breve termine, con il risultato di un accumulo di minerale di ferro, che nei porti cinesi è arrivato a superare i 100 MMT; ciò rappresenta un freno a qualsiasi tentativo di risalita dei prezzi; tale fatto diventa ancora più drammatico considerando che, nel solo mese di gennaio, le importazioni di ferro sono risultate essere in aumento di 86,83 MMT, dunque non per motivi legati all’aumento della domanda di acciaio. La dinamica sopra descritta è stata favorita dal progressivo rincaro che si è avuto dei tassi di interesse; nel mese di dicembre il tasso medio ponderato dei prestiti è salito al 7,2% rispetto al 6,2% dello stesso periodo dell’anno precedente (…)”.
In merito a quanto riferito sopra si vedano gli articolo che seguono e che riferiscono a proposito delle dinamiche in atto sul mercato del ferro.