Rottami Metallici: quali prospettive per il mercato tra fine 2013 e inizio 2014
Il Report sui Rottami elaborato settimanalmente dai nostri partners di FTMercati è un documento ampio e molto dettagliato, contenente analisi dello scenario, andamento del mercato nazionale, indicazioni e previsioni molto precise e specifiche sia per ciascun tipo di metallo che per le diverse tipologie di rottame. Il Report consta di 15-20 pagine di grande utilità.
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Rottami Metallici: stralcio dalle analisi di FTMercati per la settimana 16-20 settembre
“(…) Il comparto dei non ferrosi quotati a Londra ha reagito bene alla decisione della FED di non rivedere per il momento la sua politica monetaria ultraespansiva, ma poi i prezzi hanno scontato il forte indebolimento del dollaro e il rafforzamento dell’euro. Quest’ultimo ha effetti negativi per chi esporta fuori dall’Europa e nel comparto dei rottami ritroviamo tante aziende. Vediamo di seguito la correlazione su base settimanale fra prezzi dei rottami e prezzi LME. In linea di massima, dobbiamo constatare che da tempo la correlazione si è modificata in quanto risente molto della scarsità di rottame per alcune tipologie e soprattutto del ridotto giro d’affari che ancora attanaglia il comparto dei rottami. Nel comparto del rame, la correlazione appare molto alta sia su base annuale sia su base settimanale tranne che per i cavi i cui prezzi sono scesi. Anche nel comparto dell’alluminio la correlazione è generalmente alta su base annuale mentre su base settimanale ci sono state molte diversità che hanno interessato sia il primario sia il secondario. Nel comparto inox invece la correlazione settimanale è stata molto buona perché i prezzi dei rottami sono saliti sulla scia dei prezzi del nichel. Nel comparto del piombo si è registrata una divergenza; i prezzi LME sono scesi e quelli dei rottami sono saliti. Per quanto riguarda il comparto dei ferrosi, c’è da segnalare che i prezzi dei rottami sono generalmente fermi o in discesa. Per quanto riguarda le ferro-leghe, ci sono stati rialzi per quelle legate al molibdeno, niobio, silicio e manganese; abbastanza stabili o in leggero ribasso gli altri prezzi. Più in generale, a proposito di materie prime, va segnalata la discesa dei prezzi del petrolio e dei prodotti energetici, il che avrà conseguenze per tutto il comparto delle commodity e soprattutto per il comparto dei metalli di base (…)”.