Internazionalizzazione delle imprese e finanziamenti pubblici, nuovo contributo di Emanuele Corsico Piccolini
Un nuovo contributo di Emanuele Corsico Piccolini, a proposito di alcune possibilità di finanziamento per l’internazionalizzazione.
L’internazionalizzazione come exit strategy dalla crisi economica, è questo il tema che da ormai alcune settimane andiamo trattando cercando di fornire, attraverso la nostra esperienza, alcuni spunti interessanti al fine di focalizzare meglio un concetto, l’internazionalizzazione per l’appunto, tanto diffuso quanto vago nei suoi contorni. Accanto al tema della private diplomacy, ovvero di una strategia di consulenza aziendale che, basando il proprio focus sulla tipologia dell’impresa e sul mercato in cui essa immagina l’investimento, sia capace di realizzare un “bespoke project” che tenga conto non soltanto degli aspetti economico-finanziari dell’investimento ma anche degli aspetti politico-istituzionali e politico-giuridici connessi alla sua buona riuscita, appare opportuno addentrarsi in un tema strettamente correlato, ovvero quello della ricerca delle risorse utile ad alleviare il “peso dell’investimento” a carico dell’impresa.
In un mondo vasto e disorientante come quello del reperimento delle risorse è dunque opportuno evitare la ricerca di progetti “ad finanziamentum” e perseguire una strategia che sia coerente con le politiche aziendali e che possa intercettare risorse, siano comunitarie o nazionali o regionali, al fine di fornire ulteriore spinta propulsiva al processo di apertura verso nuovi mercati. Un caso di particolare interesse è quello delle opportunità di finanziamento che Finlombarda S.P.A., a seguito dell’Accordo Quadro tra Regione Lombardia e la Banca Europea degli Investimenti, ha messo a disposizione a supporto delle attività di internazionalizzazione delle micro imprese e delle PMI lombarde, con una dotazione complessiva, sul tema internazionalizzazione, di 50.000.000 €.
Altra opportunità, sempre per rimanere in ambito lombardo, è invece il “voucher per l’internazionalizzazione” che, figlio di un accordo tra Regione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde, mette a disposizione contributi a fondo perduto al fine di sostenere alcune tra le principali attività connesse all’internazionalizzazione, ovvero servizi sostentativi del processo di internazionalizzazione, missione economiche all’estero (con particolare attenzione ai BRICS, agli Usa e alla Turchia) e partecipazione ad eventi fieristici, il tutto finanziato con un contributo totale che supera i cinque milioni di euro e che prevede diverse finestre temporali di accesso a seconda della misure scelta.
Gli esempi riportati, che certo non hanno la pretesa di risultare esaustivi bensì vogliono stimolare la curiosità dell’imprenditore che immagina un futuro rivolto verso nuovi mercati, sono alcune delle opportunità che con ricerca attenta si possono ritrovare in disponibilità attuale ma che spingono ancora una volta a considerare come fondamentale la necessità di un progetto coerente e forte che, poiché realizzato da professionisti con grande expertise, possa permettere all’azienda di affrontare il mare aperto dei mercati esteri con la sicurezza di chi viaggia con il vento in poppa.
Emanuele Corsico Piccolini
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Internazionalizzazione delle imprese e “private diplomacy”, un contributo di Emanuele Corsico Piccolini
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