Acciaio: brevi spunti dal nostro report del 3 luglio
“(…) Le autorità monetarie cinesi sono intervenute nel corso degli ultimi giorni per riportare calma nel mercato dei prestiti a breve termine. L’imponente crescita di questi a favore di soggetti potenzialmente a rischio rappresenterà nei prossimi mesi un fattore che andrà a pesare sull’economia di quel Paese, in particolare sul comparto siderurgico schiavo della volontà dei Governi locali di non ridurre il relativo surplus produttivo per timore di ripercussioni sociali riconducibili alla possibile chiusura degli impianti, e ciò in aperto contrasto con le disposizioni impartite dalle autorità superiori.”.
“(…) Il Governo centrale, diversamente, ha potuto fare ricorso alla leva delle banche commerciali per restringere il credito al settore, cercando di ottenere risultati mai ottenuti in precedenza.; la contromossa di affidarsi al settore finanziario non bancario per reperire liquidità ha permesso a molti operatori di continuare a produrre, anche in situazioni di scarso margine di profitto.”.
“(…) La gestione di un’eventuale crisi sarà ancora più difficile per il Governo centrale, qualora i problemi nascessero in una parte del settore finanziario meno vigilata e soggetta ai tradizionali meccanismi del credito (…).”.
“(…) Le statistiche sulla produzione mondiale di acciaio mostrano un ulteriore dell’attività produttiva (…)”.
“La recente crisi non ha prodotto nessun taglio sostanziale alla capacità produttiva, mentre conflitti di interesse politici locali hanno reso impossibile un naturale processo di riequilibrio tra domanda e offerta (…).”.
“(…) In una fase stagionale tradizionalmente favorevole alla domanda, si assiste a una aumento della produzione, lasciando di conseguenza poche speranze di una marcata ripresa dei prezzi, in un mercato che si presenta dominato dall’offerta (…).
Dal versante statunitense arrivano buone notizie per quanto riguarda le vendite di automobili, che nello scorso mese di giugno hanno superato le 1,4 milioni di unità, per complessive 7,8 milioni di unità nel primo semestre dell’anno, raggiungendo un livello del 7,7% superiore al primo semestre del 2012 (…)”.
