Yuan cinese più libero di fluttuare: quali conseguenze per i mercati?
Manovra decisamente inattesa, almeno allo stato attuale, quella adottata dalle autorità cinesi che, nel fine settimana, hanno raddoppiato la banda d’oscillazione della loro moneta contro dollaro. Ci sembra opportuno accennarne anche qui, secondo la consuetudine del blog di menzionare particolari tratti dalle nostre analisi sui mercati.
Quali saranno le conseguenze nei prossimi giorni? Quali le ragioni ed obbiettivi della misura adottata? Ci saranno riflessi sensibili sui prezzi delle materie prime, oltre che a livello valutario? Si tratta solo di manovra “politica” (viste le storiche pressioni USA) o di qualcosa che prelude a eclatanti sviluppi finanziari ed economici? Oppure ancora si tratta di fatto prevalentemente “simbolico”, un modo di lanciare messaggi sulla capacità di tenere sotto controllo l’attuale situazione di rallentamento economico? Magari avendo già ipotizzando che in futuro sarà invece il dollaro ad imporre più diffusamente la sua signoria sulle altre monete…
Tra poche ore, in ogni caso, vedremo i primi riflessi sui mercati asiatici e, verosimilmente, l’impatto sullo yen giapponese.
Il nostro staff sta lavorando ad alcune ipotesi interessanti che non possiamo menzionare qui, trattandosi di materia riservata ai clienti. Vogliamo solo ricordare, in generale, che la Cina è sempre stata molto cauta nel prendere misure drastiche, molto abile, al tempo stesso, a creare forti aspettative che poi si realizzano solo in minima parte. Quanto avvenuto negli ultimi anni in fatto di rivalutazione dello yuan è, in tal senso, un esempio chiaro.
Il passato insegna sempre qualcosa e pertanto torniamo indietro nel tempo per riproporre, in sintesi, il nostro Scenario per lo yuan cinese, pubblicato da TgCom di Mediaset nell’estate 2010, in un momento di trepidante attesa per importanti novità in arrivo, in fatto di rivalutazione del renminbi. Questa volta sarà diverso?