Dollaro, Oro, Argento: cosa ci attende ora?

Cominciamo ad entrare nel vivo delle analisi 2012 sulle dinamiche dei prezzi di materie prime, preziosi, cambi, offrendo qualche spunto tratto dalla reportistica destinata ai nostri clienti, secondo lo spirito di questo blog.

Ricordiamo ai nostri lettori, peraltro, la possibilità (riservata ad imprenditori e dirigenti) di richiedere una prova gratuita dei nostri servizi a:

mg@mercatiefuturo.com

Riprendiamo i commenti con una inevitabile nota su euro/dollaro, visto che anche la più recente dinamica dei prezzi è stata esattamente nella direzione indicata da tempo. A dire il vero ci attendevamo qualche finta rialzista in più dalla moneta unica, alla ripresa delle contrattazioni, nel nuovo anno, ed invece siamo ormai a poco più di un gradino da quel livello obbiettivo di 1.2560 che indicammo in questa sede qualche settimana fa (nei reports ai clienti, al contrario, tale livello fu anticipato mesi or sono).

Il minimo di 1.2696 toccato nel pomeriggio di ieri potrebbe ora far pensare ad un rimbalzo (ma non ancora ad un cambio di direzione, a nostro avviso) forse anche fino a quota 1.2820 – 1.2850. Ciò non muterebbe comunque la nostra opinione. Gli sviluppi successivi, infatti, dovrebbero essere nel senso indicato in precedenza, ovvero di un movimento di prezzi che vada a lambire l’area di valori compresa tra 1.2586 ed 1.2528.

Quali obbiettivi successivi per il cambio in questione, nel corso dell’anno 2012? Al momento non possiamo rispondere, trattandosi di materia ancora strettamente riservata ai nostri clienti, ma invitiamo di nuovo i lettori a richiedere prova dei nostri servizi, come già affermato sopra.

L’occasione per un temporaneo rimbalzo potrebbe essere offerta, di nuovo, dalla imminente ripresa delle attività delle più varie istituzioni politiche e finanziarie allo scopo di rimediare alla crisi del debito europea. Dall’inizio di tale crisi fino ad oggi, qualsiasi iniziativa o accordo o incontro, nelle sedi più varie, non è stato altro che un’occasione per rimbalzi dalla vita breve (anche per indici di borsa, titoli di stato e materie prime) sempre destinati a spegnersi in modo rapido e violento e funzionali, evidentemente, solo alle esigenze di riposizionarsi in senso ribassista, a migliori condizioni, da parte dei maggiori operatori finanziari.

Non si vedono ancora, ad onor del vero, ragioni per una dinamica diversa, di solida ripresa dei corsi della moneta unica (vale a dire ripresa basata sul mercato e non su contingenti “aiuti”) in presenza di questa grave crisi che ha ormai attaccato il cuore d’Europa proiettando valute come yen e franco svizzero nella stratosfera. In passato definimmo questa crisi come il collaudo di struttura politica dell’Unione e tale definizione ci appare ancora appropriata.

Infine, quanto al cambio euro/dollaro ed ai mercati in generale, a nostro avviso, occorre non dimenticare che, anche se il focus degli operatori si è ormai definitivamente spostato sulle vicende europee, i nodi critici americani sono ancora ben lontani da definitiva soluzione, nonostante il migliorato clima congiunturale.

In altre parole riteniamo che il mercato sia tornato (temporaneamente?) ad acquistare dollari non per scelta, ma per inevitabile necessità, come sempre avvenuto, del resto, al prevalere di una forte avversione al rischio (e nonostante ciò possa sembrare apparentemente paradossale).

Torniamo a parlare di oroargento per ribadire la nostra opinione ancora negativa in merito alle future quotazioni di questi beni. Il ritorno all’inversa correlazione con le quotazioni del dollaro, l’avversione al rischio che ancora potrebbe connotare i prossimi movimenti dei mercati e forse anche l’abbandono di posizioni da parte di molte mani fragili, intervenute solo troppo tardi su questi mercati, nella fase di forte crescita dei prezzi del 2011 potrebbero essere ancora decisamente negativi per i preziosi. Non possiamo rivelare qui i nostri obbiettivi finali di prezzo 2012 per oro e argento, essendo materia riservata ai clienti. A coloro che spesso ci domandano se l’oro, nei prossimi tempi, non andrà a nuovi records, a 2.500 o 3.000 $ o molto più in là, rispondiamo con una domanda. Ma per quale motivo l’oro non è già a tali prezzi, con tutto quanto avvenuto negli ultimi anni nella finanza ed economia internazionali? Rispondendo a tale quesito si possono individuare, infatti, alcune ragioni di pessimismo, almeno per ora, sulle quotazioni di tali beni, pur condividendo ancora le ragioni di fondo che hanno ispirato e sostenuto la crescita del prezzo dell’oro (come dei beni reali in genere) a partire dai primi anni del nuovo secolo.

Chiudiamo con la stessa nota già pubblicata qui di recente ed inviata ai nostri clienti all’inizio del quarto trimestre 2011:

“Una precisazione molto importante sui mercati ed in particolare dollaro, materie prime, metalli preziosi. Le nostre previsioni in merito al dollaro, restano ancora positive, ovvero riteniamo che il dollaro possa salire ancora ed i prezzi degli altri beni scendere. Con ciò non vogliamo manifestare alcun giudizio di valore sul dollaro USA che resta afflitto da problemi di straordinaria gravità e desideriamo ricordare la nostra idea secondo cui fino a che non sarà stata ripristinata qualche credibilità del sistema monetario internazionale e politiche monetarie “normali” rispetto alle attuali, la tendenza ad apprezzarsi dei beni reali rispetto alle monete cartacee mondiali sarà continua a crescente, anche indipendentemente dai numeri e fondamentali dell’economia”.

Tra poco torneremo anche sugli argomenti più attesi: quali sviluppi per le quotazioni di Rame, Alluminio, Acciaio, nel 2012?

Ricordiamo ai nostri lettori, peraltro, la possibilità (riservata ad imprenditori e dirigenti) di richiedere una prova gratuita dei nostri servizi a:

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