Euro e Dollaro, resa dei conti
Tra poco più di un’ora avremo nuovi elementi per capire le reali intenzioni del cambio euro/dollaro, a seguito della diffusione dei dati del mercato del lavoro USA. Da sempre la comunicazione di questo numero dell’economia americana rappresenta uno dei momenti di maggior volatilità del mese. Un po’ per l’importanza del dato in sé (secondo alcuni decisamente esagerata) un po’ perché la comunicazione avviene sempre di venerdì, il tipico giorno delle sorprese, anche sui mercati valutari. Per il momento le vicende si stanno dipanando secondo l’ipotesi formulata nella mattinata del 5 ottobre. Si veda articolo in quella data, in cui si diceva:
“il rimbalzo della moneta europea potrebbe ampliarsi, forse anche fino alla zona 1.3500-1.3600 prima di tornare a quella che, a nostro avviso, è ancora la vera direzione, con obbiettivo 1.2880 per il mese in corso”.
Resta da vedere se effettivamente il rimbalzo si fermerà dove previsto o, con la complicità di un migliorato clima nelle borse, il cambio cercherà di sfidare altri livelli al rialzo ed estendere la portata del movimento. Per la verità, il rimbalzo dell’euro visto finora è stato più simile ad una faticosa arrampicata, ma non bisogna mai sottovalutare nessuna ipotesi, visto che i mercati, di regola, optano per quella più paradossale.
Attenzione quindi al comportamento del cambio tra oggi pomeriggio e lunedì mattina (tipico momento in cui gli operatori finiscono il “lavoro” iniziato il venerdì…).
In ogni caso, tra poco il cambio potrebbe finalmente prendere una direzione precisa, puntando con decisione verso sud o verso nord. I principali livelli da tenere sott’occhio, verso l’alto sono, a nostro avviso:
1.3489>>1.3509>>1.3547>>1.3589>>1.3617>>1.3660>>1.3714>>1.3747>>1.3770>>1.3827.
Verso il basso, al contrario, vengono in considerazione:
1.3383>>1.3310>>1.3270>>1.3232>>1.3207>>1.3185>>1.3148.
Con l’ultimo di questi numeri ritorneremmo al punto di partenza del rimbalzo ancora in corso, sulla strada verso l’area 1.3000 e quindi 1.2880, livello obbiettivo che ipotizzammo in primavera per il 2011.
Anche qualora l’euro riprenda la strada rialzista, occorrerà considerare se si tratta di un vero e proprio cambio di direzione o di una semplice estensione del rimbalzo, per meglio colpire in seguito, nella direzione opposta, avendo ricreato un sentimento meno negativo verso la moneta europea.
Appuntamento in tarda serata per un’ultima nota sui movimenti pomeridiani.
mg@mercatiefuturo.com
