Mercati delle materie prime, a che punto è il ciclo?
A che punto siamo del ciclo di borsa, per quanto riguarda le materie prime? In fondo all’articolo precedente avevamo promesso un’elementare ricapitolazione delle diverse fasi di un ciclo di borsa ed è ciò che ci accingiamo a fare ora. L’andamento dei mercati si svolge da sempre seguendo alcune fasi tipiche, convenzionalmente definite come segue. Le situazioni estreme viste nell’ultimo decennio, tuttavia, hanno a volte alterato tempi e modi dell’andamento di borsa, rispetto al passato ma, alla fine, anche gli eccezionali eventi dell’ultimo decennio si possono ricondurre ai diversi momenti descritti di seguito e ben si prestano, con innumerevoli esempi, a comprendere il ripetersi immutabile delle dinamiche dei mercati.
ACCUMULAZIONE: è la fase in cui la massa degli investitori è convinta di essere ancora in un mercato ribassista, mentre gli operatori di maggior peso, consapevoli dell’imminente fine del ribasso dei prezzi, cominciano ad acquistare, anche se con modalità tali da non dare nell’occhio. Si crea la cosiddetta “base” dalla quale le quotazioni cominceranno a riprendersi. La tensione comincia a decrescere, i movimenti di prezzo diventano meno ampi.
CONVINZIONE: fa seguito alla creazione della “base”. Nel mercato comincia a formarsi l’idea che sia nato un nuovo movimento rialzista.
SPECULAZIONE: con questo termine si usa definire l’ultima fase del mercato rialzista. L’idea che i prezzi siano destinati a crescere diventa dilagante, non c’è alcuno spazio per il pessimismo, mentre gli entusiasmi attirano un numero crescente di compratori, incoraggiati anche dalla pubblicità data dalla stampa ed altri mezzi di comunicazione alla tendenza in corso.
DISTRIBUZIONE: gli operatori di maggior peso si liberano di quanto acquistato durante le fasi precedenti ed in particolare durante il periodo d’accumulazione, intuendo che il ciclo è ormai prossimo alla fine. Anche in questo caso, come nella fase d’accumulazione, si agisce cercando di far meno “rumore” possibile e non dare nell’occhio. Al termine di questa fase si raggiunge, di regola, il cosiddetto “tetto”, ovvero il massimo dei prezzi.
PANICO: i prezzi cominciano a crollare, ormai privi del sostegno che li reggeva in precedenza e sotto il peso di volumi di scambi sempre più ampi. Liquidazioni in massa di posizioni, senza più curarsi del prezzo, contraddistinguono questa fase in cui si cerca di salvare il salvabile.
FRUSTRAZIONE: siamo ormai sul finire di un lungo periodo di ribasso, il pessimismo domina il mercato e gli investitori di minor peso si liberano di quanto rimasto in portafoglio, senza più alcun interesse ed a prezzi minimi, monetizzando le perdite. Nella maggior parte dei casi si tratta di coloro che avevano acquistato sull’onda dell’euforia generata dalla fase speculativa. Al termine di questa fase di frustrazione, nel disinteresse generale, riprende l’accumulazione ed il gioco ricomincia…
A che punto siamo adesso, dunque, per quanto attiene al ciclo rialzista delle materie prime?
