Petrolio: mercati ottimisti, ma uno sguardo al passato è utile

Sulle positive prospettive della domanda di petrolio i mercati sembrano non avere dubbi, nonostante i tanti focolai di tensione e numeri economici decisamente sottotono, nei maggiori paesi del mondo. La resistenza a 101 $ per il WTI continua ad ostacolare nuovi rialzi ma, in caso di decisa e duratura violazione di tale livello, i corsi si potrebbero spingere in area 103-105. Il seguito eventuale potrebbe vedere l’attacco a quota 108 e successivamente 115, almeno in teoria. Un movimento di questo tipo ci ricorda qualcosa; è esattamente quanto accadde nei primi mesi del 2011 prima di una serie di cadute tra primavera-estate, fino ai nuovi minimi dei primi di ottobre, allorché gli operatori girarono le spalle al petrolio a causa delle turbolenze finanziarie e di una visione più cauta sul futuro dell’economia. Cosa succederà stavolta?

Intanto cogliamo l’occasione di questo tema per proporre un nuovo video di Maurizio Mazziero che, con la solita chiarezza e precisione, fornisce alcune interessanti spiegazioni.

Sulla crisi del debito in zona euro

A proposito dei drammatici fatti di questa nuova crisi finanziaria ci continuano a tornare alla mente le lunghe discussioni degli anni scorsi con l’amico Francesco Carbone, economista ed analista. Le sue previsioni su economia e mercati, risalenti al 2001-2002, si sono realizzate. Con i tassi sui BTP oltre il fatidico 7%, citiamo nuovamente il suo articolo di metà luglio “Occhio ai BTP”, esempio non raro di ciò che si può trovare nel suo sito, dal 2002.

Naturale riproporre la lettura dei suoi libri acquistabili a questo indirizzo.