Rame e Alluminio, aggiornamento dal mercato

Rame e alluminio, analisi del mercato LME

(brevi stralci dal nostro Report settimanale)

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Rame

La situazione dei fondamentali resta negativa, per diverse ragioni, non nuove e sulle quali abbiamo regolarmente riferito. Al contrario, dal punto di vista dei fattori che potrebbero influire positivamente sui prezzi, nel prossimo futuro, bisogna rilevare la diminuita offerta di minerale di alta qualità da parte delle miniere cilene, per tutta la prima parte del 2015. Tale fatto potrebbe cominciare ad avere effetti sul mercato.

D’altro canto, eventuali ulteriori discese fino all’area dei 5.000 $, incidendo pesantemente sui margini dei produttori, potrebbero  costringere a drastici tagli all’operatività dei maggiori gruppi minerari. La linea dei 5.000 punti sarà da osservare in questo senso, come estremo limite al di sotto del quale l’offerta internazionale potrebbe restringersi.

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L’estrema competitività dell’attuale scenario ormai dominato dall’offerta, tuttavia, potrebbe portare, forse, più ad annunci che a veri e propri tagli, almeno in un primo momento.

La recente discesa delle scorte nelle principali borse mondiali sarebbe legata, secondo alcuni osservatori, più ad artifici tendenti a far percepire una diminuita offerta e maggiore domanda, che ad un effettivo aumento dei consumi attuali e previsti.

Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra (…)”.

<<La nostra visione di medio-lungo termine continua ad essere quella comunicata nel report annuale e successivi aggiornamenti mensili, cui facciamo rinvio.

Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”>>.

(…)” 

ALLUMINIO

Alluminio Primario

“I fondamentali continuano ad essere deboli, l’offerta è abbondante e, dal punto di vista dell’economia internazionale, le prospettive sono ancora deboli per la perdurante presenza di troppi fattori negativi, sia dal punto di vista economico-finanziario, che da quello geopolitico.

Tuttavia, i tagli della produzione cinese, a lungo attesi dal mercato, ma senza esito, potrebbero concretizzarsi, cominciando a porre le premesse per una per una ripresa dei prezzi, che nelle ultime settimane hanno raggiunto minimi da sei anni.

Il forte aumento dell’export cinese nel 2015 ha prodotto un danno economico notevole alle principali compagnie occidentali e sembra inverosimile che la produzione della Cina possa continuare ai livelli attuali ed ai prezzi attuali, che implicano rilevanti perdite anche per il sistema industriale cinese. In caso contrario, la dinamica dei prezzi del metallo non potrà che essere ulteriormente ribassista.

Viste e considerate tutte le condizioni dell’attuale scenario, riteniamo probabile un movimento dei prezzi a breve termine in un’area di valori compresa tra (…)

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili”.

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