Metalli industriali, Materie prime, che direzione per i prezzi?

Riprendiamo i nostri aggiornamenti dopo una lunga pausa, dallo scorso 16 dicembre e dopo il restyling del blog, curato da un professionista come l’amico Federico Vucetich, che ringraziamo pubblicamente.

Volatilità è (e sarà)  la parola d’ordine per i mercati del 2015. Dopo il crollo del petrolio, il forte rialzo del dollaro, la sensibile caduta dei corsi di tante materie prime, l’ultima sorpresa è l’epilogo della guerra in atto tra speculazione, investitori e banca centrale svizzera, che con la sua mossa della scorsa settimana (rimozione del “peg” tra euro e franco) ha lasciato la propria moneta libera di fluttuare sul mercato, con le conseguenze che abbiamo visto sul mercato dei cambi e sugli altri mercati del mondo.

Tornando al tema che più ci è caro, ovvero quello dei metalli industriali, possiamo in questa sede dire che ci attendono, verosimilmente, altre sorprese, dopo il recente crollo delle quotazioni.

Il focus degli operatori è, ovviamente, sui prossimi dati statistici in arrivo dalla Cina, sulla riunione Bce di giovedì prossimo e sul futuro comportamento del cambio euro-dollaro, ma anche sulle elezioni in Grecia, durante il prossimo fine settimana.

Un assestamento del mercato, a breve termine è possibile, dopo le pesantissime discese cui abbiamo assistito, ma la vera prova per la tenuta delle quotazioni verrà sicuramente dall’appetito degli operatori cinesi. I traders cinesi saranno i soli, di nuovo, a poter dire l’ultima parola su tendenze e direzione dei prezzi delle materie prime maggiormente legate ai cicli economici.

Detto ciò, occorre tenere presente, tuttavia, che nonostante la convenienza dei prezzi, appare abbastanza improbabile che la domanda cinese si rifaccia viva a breve, con iniziative di particolare importanza sul mercato, visto che da qui a un mese ci saranno le importanti festività per la celebrazione del nuovo anno (Capodanno cinese). Più probabilmente, a nostro avviso, dovremo attendere la conclusione di dette festività, prima di poter cogliere chiari segnali sul reale appetito del mercato.

Gli operatori degli altri Paesi, pertanto, potrebbero restare in atteggiamento di nervosa attesa, prima di  decidere che strategie adottare, per il primo periodo dell’anno.

Nonostante ciò, un’eventuale rimbalzo e stabilizzazione delle quotazioni del cambio euro-dollaro potrebbe favorire un recupero dei prezzi, già nei prossimi giorni e settimane (magari scommettendo proprio sul ritorno dei compratori dalla Cina, sugli stimoli governativi di recente adottati e sulla ripresa dell’euro-dollaro).

Quanto al Blog, per ora, ci fermiamo qui, ma invitiamo, come sempre, chi ci legge, a richiedere una prova gratuita bisettimanale dei nostri Report, contattando il seguente recapito:

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